Milano Design Week: L’Ars Metallica di Alessi

Come utilizzare la lavorazione tradizionale dei metalli per creare pezzi moderni e innovativi

di Sara Buzzoni

Ars Metallica (Arte del Metallo) comprende quattro progetti e collaborazioni che saranno esposti all’interno del duecentesco Palazzo Borromeo d’Adda di Milano durante il Salone del Mobile 2023 dal 18 fino al 23 aprile. 

I quattro progetti evidenziano la capacità di Alessi di utilizzare la lavorazione tradizionale dei metalli per creare pezzi moderni e innovativi. Rispettivamente sarà possibile osservare: 

La Poêle Collection, di Philippe Starck, basata sul metodo di produzione delle padelle.

Conversational Objects, una collezione di oggetti per la tavola ideata da Virgil Abloh realizzati in acciaio inossidabile con finitura opaca. 

Obget Inutile, un multiplo d’arte inedito disegnato da Salvador Dalí nel 1973, realizzato con un unico foglio di metallo piegato.

Il Tornitore Matto, un nuovo brand guidato da Alberto Alessi e coordinato da Giulio Iacchetti.

Analizziamo nello specifico ogni progetto

La Poêle Chair di Philippe Starck

Il designer francese di fama mondiale Philippe Starck e Alessi condividono una lunga storia di collaborazione in progetti di successo. Ora si sono uniti nuovamente per realizzare un’ambizione a lungo coltivata da Alessi: produrre una collezione di arredi firmata da Philippe Starck

Per mantenere sempre una coerenza creativa con Alessi, azienda italiana famosa per la produzione di utensili per la cucina, il primo pezzo della collezione di Starck non poteva che prendere ispirazione da un’umile e utilitaristica padella in acciaio; così nasce la Poêle Chair (“Poêle” dal francese “padella”).

Nata come uno scherzo serio, la Poêle Chair ha la seduta e lo schienale che ricordano molto una padella in acciaio lucido, anche grazie al colore. Le gambe invece richiamano i manici e sono fatti in legno di faggio in tinta bruna. Possiamo dire che incarna con eleganza i tratti più belli dell’intelligenza umana: umorismo e tecnologia.

Conversational Object di Virgil Abloh 

Pareva una collaborazione impossibile su carta: Alessi, marchio di oggetti per la tavola e la cucina a cui si devono creazioni famosissime, e Virgil Abloh, guru dello streetwear e della moda venuto a mancare nel 2021. Ed è proprio dalla loro unione di pensieri e idee che è nato un progetto che ha rivoluzionato la tipologia più tradizionale di oggetti per la tavola: le posate in acciaio. 

Il concept è chiaro: si tratta di un set di posate in stile Brutalist, composto dai quattro elementi di base, una forchetta, un coltello, un cucchiaio e un cucchiaino, con una finitura opaca simile a una chiave inglese, completato da un portaposate e da un candeliere che ricordano entrambi una vite. Le posate Occasional Objects hanno tutte le carte in regola per essere l’inizio di un modo diverso di intendere la tavola, più libera e itinerante, che guarda al futuro.

“Obget inutile” di Salvador Dalì

È stato creato dall’artista Salvador Dalì per l’azienda di Crusinallo nel lontano 1973, ma non è mai stato prodotto. L’opera d’arte di Dalì è composta da un unico foglio di acciaio ripiegato con un grande pettine d’acciaio al centro e ami da pesca per salmoni saldati su ogni dente del pettine, il tutto tenuto insieme da una molletta di legno. 

L’opera ha preso il nome di “Obget Inutile” e non è mai stata prodotta, i suoi schizzi sono custoditi negli archivi Alessi da oltre 50 anni. “Era solo la sua interpretazione surrealista di un’azienda come Alessi che stava giocando con il mondo dell’arte”, spiega Alessi.

Il Tornitore Matto

Questo nuovo progetto mette in mostra il savoir faire unico dell’azienda nella lavorazione del metallo, evidenziando la versatilità del materiale ed offrendo uno sguardo al passato di Alessi. Il progetto si basa sul tornio, il macchinario usato originariamente per fabbricare oggetti in metallo. In particolare, si compone di oggetti per la casa e per la tavola, disegnati da un gruppo multigenerazionaledi creativi internazionali che lavorano in diverse discipline: Michael Anastassiades, Federico Angi, Andrea Branzi, Pierre Charpin, Michele De Lucchi, Naoto Fukasawa, Paolo Ulian, Nika Zupanc e Giulio Iacchetti

Grazie a questi quattro progetti così diversi ma accomunati da un materiale base, Alessi è riuscito a intendere il metallo non come semplice risultato di una serie di trasformazioni, bensì come elemento grezzo che interagisce con il pubblico.

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