Léonard Gianadda – L'eclettico mondo del fotoreporter

 
‘Fotoreporter degli anni ‘50’. Giovanissimo diventa uno dei più importanti fotografi-giornalisti della televisione svizzera e nel lungo tour sulle sponde del Mediterraneo, passando per Italia,Egitto, Tunisia, Spagna e  Marocco,  il suo ‘bagaglio di viaggio’  fatto di  scatti, lo fece conoscere al mondo, anche come grande artista.
A Léonard Gianadda , con sua grande sorpresa, è stata dedicata a Domodossola la mostra: ‘L’uomo e L’opera’,  una ‘prima’ assoluta, che racconta in sei sezioni, attraverso pannelli, foto e videointerviste (alcune realizzate in esclusiva per l’allestimento) la vita di questo mecenate del XXI secolo.
Tra arte e  illustri amicizie, tra i riconoscimenti ricevuti e le attività della sua Fondazione, la rappresentativa è ospitata nella Fondazione A. Rosmini,  di via Canuto 12,  aperta dal 3 giugno al 31 ottobre 2013, dal lunedì al sabato, ed è curata dal Centro internazionale di documentazione alpina, Cedac.
Poliedrico, è forse l’aggettivo che meglio lo identifica. Diventa ingegnere civile nel 1960, nel 1961 apre uno studio di ingegneria nella sua città, ma a soli 18 anni aveva già incarichi dai giornali e dalle riviste illustrate più importanti dell’epoca. Nel 1957, il ventiduenne Gianadda incontra il famoso scrittore Georges Simenon che gli commissiona un ritratto. Nel suo percorso professionale, si concentrò sugli sguardi delle persone, sugli istanti della vita quotidiana che rendono spettacolare e unica la vita di strada.
In grado di raggiungere con la stessa naturalezza, personaggi dello spettacolo e uomini comuni. Nel 1977, un anno dopo l’incidente aereo in cui perse la vita il fratello Pierre, Léonard istituì a Martigny la Fondazione Pierre Gianadda, che vanta fama mondiale, attiva sui fronti dell’arte e sulla diffusione della cultura internazionale. Nel 2009, sempre nella sua città natale svizzera, inaugura la Fondazione Annette & Léonard Gianadda, impegnata in attività di carattere sociale.
L’iniziativa del Cedac si affianca all’importante mostra promossa a Palazzo San Francesco: ‘Léonard Gianadda. Fotoreporter degli anni ‘50’. In esposizione le istantanee realizzate da un giovane Léonard in diverse parti del mondo, dall’Europa alle Americhe, alla Russia. L’allestimento è stato curato da Jean-Henry Papilloud e Sophia Cantinotti.

Sulla mostra dedicata alla sua vita Léonard Gianadda, commosso, dice: ‘Avete raccontato una bella storia’. ‘Sono molto commosso, non ne sapevo nulla, ci sono tante cose che non ricordavo più,  è un momento fantastico. Avete raccontato una bella storia, mi conoscete più di quanto mi conosca io. Tornerò con gli amici per farla vedere anche a loro’.

 

 (di Marianna Morandi)

 
 

Lascia un commento

Your email address will not be published.