Jean-Michel Basquiat: l’Africa raccontata a New York

Le opere di Jean-Michel Basquiat saranno esposte al MUDECMuseo delle Culture di Milano – a partire dal 28 ottobre fino al 26 febbraio 2017.

Per conoscere questo illustre Artista è necessario partire dalla fine; morto nel 1988, a 27 anni, Basquiat potrebbe essere inserito in quel gruppo di artisti dannati come Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix, veri e propri geni del mondo musicale e artistico, ma con un animo tormentato e fragile. Così, anche Jean-Michel, che ha lasciato la sua città, New York, e i suoi amici e colleghi, stroncato da un’overdose di eroina.

Il mondo, il suo pubblico, lo aveva messo da parte troppo presto: con la stessa velocità con cui lo aveva acclamato nelle gallerie della Grande Mela, lo aveva dimenticato dopo pochi anni. E forse proprio per questo non ha retto.

Ma, nonostante si sia trattato di un breve successo, il nome di Basquiat sarà sempre ricordato nel mondo dell’Arte Contemporanea. Scoperto e aiutato dal maestro della Pop Art Andy Warhol, Jean-Michel è stato uno dei più grandi esponenti del graffitismo americano, insieme all’amico Keith Haring: la sua arte raccontava con un linguaggio molto diretto alcune problematiche socio-culturali, come la questione della razza.

Attraverso un disegno quasi puerile e l’accostamento delle immagini alle parole (spesso cancellate perché, a detta dell’Autore, potessero essere ancora più notate), Basquiat ha descritto i quartieri di New York in cui abitavano le comunità di afroamericani.

Si tratta di un’occasione decisamente da non perdere: la mostra, curata da Jeffrey Deitch e Gianni Mercurio, vedrà protagoniste circa 100 opere provenienti da collezioni private, testimonianza del genio di un Artista che ha saputo legare il mondo caotico e in continua trasformazione di New York, con la primordiale e antica Africa.

di Maria Giulia Gatti

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