Il cavaliere errante della fotografia

Jeremy Irons, Giorgio Armani, Yves Saint Laurent, Jean Paul Gaultier solo per citarne alcuni. Un red carpet fotografico d’eccezione con più di 80 ritratti e provini per entrare nel mondo di uno dei più grandi fotografi di moda, Michel Comte. La Triennale di Milano dedica all’artista una retrospettiva dal titolo “Michel Comte. Crescendo fotografico” visibile fino al 3 luglio 2011. E di un crescendo si tratta non solo metaforicamente, ma anche concretamente: entrando nella sala, infatti, si viene immediatamente rapiti dai 20 collage assemblati con i provini fotografici di altrettanti rullini e che fanno entrare nel vivo del lavoro di Comte. Una parete tappezzata da “piccoliIggy Pop, con tanto di Post-it ed errori segnati con un pennarello rosso: la ricerca dello scatto perfetto.
Un passato da restauratore d’arte, fotografo per passione, Comte viene scoperto a 28 anni da Karl Lagerfeld che, intuendone il talento, gli affida le prime campagne pubblicitarie per Ungaro e Chloè. Era il 1978, le campagne riscuotono successo e Comte si trasferisce dalla Svizzera a Parigi e successivamente a New York dove inizia la collaborazione con le maggiori riviste di moda: Vogue America, Vanity Fair, l’Uomo Vogue. Le Ad Campaign da lui realizzate a partire dagli anni ‘80 sono moltissime e annoverano marchi come Dolce&Gabbana, Versace, Armani, BMW, Ferrari, Lancôme… Ma non solo: negli anni fotograferà i più grandi personaggi dello star system con una sensibilità propria solo del suo animo nomade e irrequieto, che con una rara abilità riesce a catturare l’introspezione dei suoi soggetti nel momento storico in cui li immortala.
E proprio tale particolarità colpisce l’occhio dello spettatore. Oltre alle campagne pubblicitarie, oltre ai nudi, a stagliare nella sala della Triennale sono i ritratti in bianco e nero. Un Armani sconosciuto e magnetico, un Gary Oldman rivisitato in stile Arancia Meccanica, Catherine Deneuve e Sofia Loren catturate con quella estrema e semplice eleganza, che solo due dive senza tempo possono trasmettere. Passeggiare tra colori plastici e  forti contrasti Bianco/Nero, trasmette sensazioni che difficilmente si possono descrivere se non immergendosi in quel mondo o guardando negli occhi il ritratto di Louise Bourgeois. E, ovviamente, tenendo a mente quel che di lui disse Geraldine Chaplin: “è un cavaliere errante della fotografia: un vagabondo, un avventuriero, un nomade della macchina fotografica”.
Luana Lupacchini
Michel Comte. Crescendo Fotografico.
Dal 10 Maggio al 3 Luglio 2011
Triennale di Milano, Viale Alemagna 6
Martedì – Domenica 10.30-20.30
Giovedì – Venerdì 10.30-23.00
 

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