A Firenze si raccontano gli anni’30

Troppo spesso nei libri di storia italiana degli anni ’30 si dimentica di citare il frizzante clima artistico-letterario che indirettamente lanciava una battaglia contro le barbarie del regime fascista.
Gli anni ’30 in Italia sono gli anni in cui una varietà di stili e movimenti artistici nascono e si sviluppano in una serie di linguaggi differenti, rappresentando un barlume di luce e di libertà rispetto al regime, almeno fino al 1938, quando le leggi razziali si scagliarono anche contro il panorama artistico d’avanguardia.
La città di Firenze ci racconta, attraverso due mostre aperte fino alle 27 gennaio 2013, il clima sociale, artistico e letterario del Belpaese in quegli anni . La prima, “ Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo” , organizzata nella bellissima cornice di Palazzo Strozzi, ha l’obiettivo di mostrare, attraverso i capolavori più svariati, il clima artistico variegato che vedeva schierati stili dal Classicismo al Futurismo, dall’Espressionismo all’Astrattismo fino alla tendenza metafisica.
99 dipinti e 17 sculture descrivono il clima estremamente creativo dell’epoca, quando a lasciare un segno della storia dell’arte c’erano artisti del calibro di Giorgio de Chirico, Alberto Savini, Carlo Carrà e Lucio Fontana .
Ogni aspetto della vita era segnato da una forte tendenza alla modernizzazione e all’innovazione, testimoniata anche dall’esplosione delle nuove arti come il design e la comunicazione di massa, con la radio, il cinema e più tardi la tv.
Da corollario e commento alla mostra in Palazzo Strozzi c’è “La porti un bacione a Firenze. Gli anni Trenta fra moda, riviste e caffè letterari”, organizzata presso la Biblioteca Nazionale. Il tema trattato è il clima variegato che animava il giornalismo e i caffè letterari dell’epoca. La mostra è un percorso tra le prime edizioni di alcune riviste che hanno segnato gli anni Trenta e le prime edizioni di opere di Gadda e Pallazzeschi e molti altri.
A testimonianza che anche la moda di quegli anni ha lasciato un segno nella creazione del made in Italy c’è una sezione dedicata alle calzature di Salvatore Ferragamo: “Anni ’30. Le scarpe di Salvatore Ferragamo”. È in questi anni, infatti, che Ferragamo ha lanciato alcune delle sue creazioni più celebri, come le zeppe di sughero.
Le due mostre riescono pienamente nel loro intento: raccontarci il lato artistico-letterario in evoluzione di quegli anni, che nonostante le successive tristi pagine della storia del nostro Paese, ha saputo lasciare un segno importante come un grido di libertà.
Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo
Tutti i giorni 9.00-20.00; Giovedì 9.00-23.00
Ingresso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
La porti un bacione a Firenze. Gli anni Trenta tra moda, riviste e caffè letterari
lunedì – venerdì dalle 9 alle 12 e 30 e dalle 15 alle 18,30; sabato dalle 9 alle 12,30
(di Ilaria Forastieri)

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