L’orgoglio italiano si chiama Saitto

In una piovosa mattina milanese mi sono ritrovata a tu per tu con Gianluca Saitto.

Gianluca Saitto è un giovane fashion designer che si sta facendo strada nel mondo della moda con grande onore e riscuotendo un notevole successo. Recentemente ha aperto il suo nuovo atelier in via dell’Orso 12, nel cuore di Brera. Uno spazio che ha arredato con estrema eleganza in cui regna la sua passione per l’arte e la ricercatezza.

Il giovane couturier milanese nasce alle porte di Milano il 27 marzo del 1984 e sarà proprio la sua passione per l’arte ad avvicinarlo al mondo della moda, specialmente all’abbigliamento. Gianluca, ad ormai quattro anni dall’apertura del suo atelier, ha già ha vestito nomi affermati della musica tra cui Patty Pravo, della quale è lo stilista ufficiale. Quest’ultima ha scelto proprio l’atelier di Gianluca Saitto per mettere in vendita per beneficenza i suoi abiti di scena.Gianna Nannini, Morgan, Andrea Mirò, la soprano Franca Fabbri, la mezzosoprano Irini Karaianni, e altri talenti nuovi come Marco Guazzone & Stag, Dargen D’Amico e Chiara Galiazzo sono solo alcuni degli artisti che hanno indossato le sue creazioni.

Quando nasce la passione per la moda e quando hai capito che disegnare e creare sarebbe stata la tua vita?

E’ nata in maniera graduale e sicuramente dalla mia passione per l’arte. Il mio percorso di studi è sempre stato basato sull’arte ma il momento di svolta è stato quando sono andato a studiare Architettura con indirizzo Scenografia e Costume a Firenze. Ed è stato proprio in questo momento che mi sono appassionato al settore dell’abbigliamento. A me piaceva l’idea che la mia creazione potesse vivere anche la vita di tutti giorni, al teatro, al ristorante, alle feste. L’ho capito nel tempo perché sono sempre stato legato all’arte e sicuramente alla mia voglia di poter creare e manifestare quello che provavo qui dentro (mette la mano sul petto). Così l’abbigliamento è diventata la mia fonte di espressione prediletta. Un quadro o una scultura restano fissi in un luogo mentre un vestito lo porti in giro tutti i giorni, lo fai vivere.

 

Cosa ispira le tue creazioni?

Le ispirazioni possono derivare da moltissimi aspetti. Da un momento storico, da una canzone, da un incontro con una persona che ha un carisma particolare da trasmettere, da un viaggio, da una mostra e chiaramente l’ispirazione può essere anche improvvisa. Occorre essere ricettivi a livello sensibile delle energie che ti vengono trasmesse. Può capitare che si abbiano ispirazioni da sensazioni che non si sa nemmeno da dove arrivano. Bisogna avere la sensibilità di cogliere certe cose.

 

A quale capo non rinunceresti mai?

Sicuramente le giacche. La giacca è un capo che mi rappresenta e sento molto mio. E’ un capo che mi diverte.

 

Cosa ritieni che manchi alla moda di oggi? E come la vedi nel futuro?

Secondo me si è un po’ perso, per vari motivi, la parte più artistica, l’essenza, la scintilla originale che dovrebbe far scaturire il tutto. Oggi si basa soprattutto su un discorso più commerciale, di profitto. Lasciando da parte l’aspetto più artistico, più puro e più bello della moda. Ci sarà un ritorno ad una realtà di nicchia, ci sarà un ritorno all’attenzione, al particolare, all’attenzione legata alla persona, al made in Italy. E’ un processo che è già in atto.

 

Come ti senti a vestire famosi artisti italiani?

Certamente da quando ho aperto ho avuto l’occasione di conoscere tante persone e di arrivare ad oggi a vestire a livello ufficiale Patty Pravo da ormai un anno e mezzo. E’ una sensazione estremamente positiva, sono molto felice, molto orgoglioso e molto onorato di poterlo fare anche perché Patty, ad esempio, come artista è una persona che a livello di immagine, a livello di stile ha dettato la moda. Essere il suo stilista e seguire una persona che ha fatto la storia della musica, la storia dell’immagine del look.. beh.. questa è una cosa un po’ unica! Ogni artista ha una sua storia, una sua identità e una sua energia. La cosa che mi piace quando si collabora con gli artisti è il fatto che loro possono dare visibilità alle mie creazioni. Quando Patty indossa dei miei capi sono felice perché la gente ha la possibilità di osservarla e di vedere una mia creazione indossata anziché lasciata in una vetrina. Poi perché comunque da ogni artista e da ogni persona in generale con un certo spessore culturale, artistico si capta qualcosa e c’è uno scambio. In questo caso più che uno scambio c’è una recezione soprattutto da parte mia. Parlare con lei, essere vicino a lei, sentirla cantare, ti trasmette molto a livello di conoscenza e di esperienza ed anche a livello energetico. Gianna Nannini ha un certo tipo di energia, Patty Pravo ne ha un’altra, una cantante lirica ne avrà un’altra ancora, ognuno trasmette qualcosa ma in modo diverso.

 

Un’anteprima sulla tua prossima collezione primavera-estate e autunno-inverno 2015?

Quest’anno ci stiamo allineando anche noi al prêt-à-porter. Stiamo ultimando la collezione autunno-inverno 2015 e sarà una collezione ispirata al barocco, con influssi di Arnaldo Pomodoro. Abbiamo fatto un po’ un mix, infatti sarà una collezione molto complessa ma anche molto affascinante. Ci saranno damascati e ci saranno capi portabili tutti i giorni. Per quanto riguarda la collezione primavera- estate 2015 sarà invece ispirata al cinema degli anni ’40-’50, bianco e nero.

 

Come ti vedi tra qualche anno?

Beh, sicuramente cresciuto. Mi vedo ancora qui e come sono cresciuto in questi quattro anni sicuramente crescerò ancora nei prossimi e penso che la crescita sarà ancora più esponenziale. Spero di essere anche cambiato io, perché la vita è costituita anche da cambiamenti e da maturazione spesso spontanea e si spera sempre che ci sia un evoluzione positiva.

 

di (Luisa Pizzuti)

 

 

 

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