Antony Morato e The Sound of Unity: intervista al CEO Lello Caldarelli

Presentato a gennaio 2024 durante Pitti Uomo, The Sound of Unity è il nuovo contest musicale lanciato da Antony Morato. Ce lo racconta Lello Caldarelli, CEO del brand

di Martina Faralli

Complice l’edizione di gennaio 2024 di Pitti Uomo, Antony Morato apre il suo anno con un nuovo ambizioso progetto: un contest musicale. The Sound of Unity si pone come trampolino di lancio per chi desidera mettere il campo il proprio talento e incarna i valori di inclusione, dinamismo e apertura mentale che caratterizzano il brand.

All’interno di The Sound of Unity, i talent possono iscriversi su un portale online e partecipare alle selezioni, le quali porteranno i finalisti a esibirsi in tre Secret Party organizzati a Milano, Napoli e Madrid. Per scoprire i vincitori dovremo aspettare giugno, quando una giuria specializzata decreterà i primi classificati e darà loro la possibilità di esibirsi a un celebre festival internazionale.

La direzione artistica del contest è affidata al DJ e produttore discografico Lele Sacchi. Al suo fianco due talent ambassador: Andrea Oliva, DJ e producer di fama internazionale e particolarmente noto per le sue serate nei migliori club di Ibiza, e Francesco Tristano, compositore e producer in grado di passare fluidamente dalla musica antica alla techno.

Abbiamo parlato di The Sound of Unity con Lello Caldarelli, CEO di Antony Morato, e della sua voglia di fornire ai talenti emergenti una piattaforma per il successo. Il tutto tenendo a mente una parola chiave che ha la forza di aprire le porte del futuro, fuori e dentro il settore moda: community.

Pitti, Gennaio 2024, The Sound of Unity. Come mai un contest musicale proprio oggi?

La risposta è semplicissima: la musica è uno dei pilastri del mondo che cerchiamo di costruire per coinvolgere la nostra community. Antony Morato ha tre pilastri: musica, arte e viaggio. Questi rappresentano il nostro mood, i nostri argomenti di dialogo che non si limitano solo al mondo della moda. Vogliamo interagire con il pubblico con una modalità diversa, rendere il marchio più rotondo. Perché ormai tutte le cose a sé stanti, che nascono e rimangono in una determinata forma, secondo me finiscono per diventare vecchie, statiche, obsolete. Noi abbiamo bisogno di muoverci.

The Sound of Unity è la declinazione di questa nostra passione per la musica, e abbiamo voluto interpretarla con un contest. Cerchiamo di dare la possibilità a qualcuno che vuole emergere in un mondo difficile. Perché oggi il mondo è molto competitivo, e non solo quello della musica. Noi che abbiamo avuto la fortuna di riuscire a cogliere un’opportunità e costruire un piccolo successo vogliamo condividerlo con qualcuno e dare la possibilità anche a loro di costruire il proprio.

E cos’è la community per Antony Morato?

Per Antony Morato il concetto di community è guardare a quelli che fino a vent’anni fa venivano chiamati consumatori e che oggi vediamo in un’ottica di “follower”, cioè quelli che riconoscono in Morato e in ciò che sta attorno al brand un ambiente che li fa sentire a loro agio. Vogliamo costruire intorno a Morato qualcosa che sia molto più ampio di un semplice capo di moda.

Secondo me oggi, in un mondo che offre tutto a livello di prodotti, le persone decidono di comprare quando i brand o chi promuove quel prodotto sono in grado di costruire qualcosa che sia molto vicino all’indole di chi li segue. Per questo cerchiamo di usare i pilastri di musica, arte e viaggio per mettere insieme una community che abbia piacere, come noi, ad essere coinvolti in queste tre modalità di espressione.

Come sarà il 2024 di Antony Morato?

Il 2024 sarà sicuramente un anno fantastico perché abbiamo un casino di cose nuove che bollono in pentola. Dal punto di vista commerciale, tutti lo stanno già inquadrando come un anno complicato. Ma io di anni semplici non ne ricordo uno. Nei quasi venticinque anni di imprenditoria che ho già attraversato, ognuno ha avuto le sue complicazioni, quindi questo non mi spaventa. Sarà sfidante, e ciò vuol dire che noi dobbiamo essere ancora più bravi, cercare di trovare ancora più argomenti per convincere delle persone a entrare nel nostro mondo. Come dicevamo prima, non possiamo essere solo legati al mondo della moda, ma dobbiamo essere rotondi e sfaccettati.

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