Una moda dalla sensualità ritrovata

Il body-positivity, il saluto allo streetwear e il bentornato alla sensualità di pizzi e tulle

di Pamela Romano

Come hanno dimostrato le settimane della moda dedicate all’uomo da poco terminate, lo streetwear sembra essere scomparso. Come se nulla fosse mai accaduto, l’uomo è ritornato nei suoi abiti giacca e pantalone, con la sensualità fluida che ne concerne. Si può certamente dire, se la memoria non ci inganna, che questa non è altro che la prefazione di ciò che si svolgerà durante le settimane della moda femminile. Una ritrovata sensualità che prevede meno sneakers e più abiti in pizzo, come il Salon International de la Lingerie ha già annunciato.

Cenni dall’Haute Couture

Ancora da Parigi, attraverso l’Haute Couture, soprattutto quella di Valentino, che scende per strada uscendo dai club notturni, la sensualità assume nuove forme. Le forme di un fiocco che fa da gonna, sotto al classico trio giacca-camicia-cravatta, oppure abiti di impercettibile tulle e scollature vulcaniche. Le temperature si alzano insieme alla musica per mostrare in movimento il nuovo design di Mugler, che ha presentato la sua Fall Winter 22/23. Sensualità fa rima con pelle nera ma anche con carattere. Le modelle si sono improvvisate delle vere performer attraverso danza, interazione col pubblico e persino assistenti alle riprese, viste le GoPro addosso alle modelle per poter fare zoom sui dettagli. 

Il corpo in primo piano

La body-positivity sta conducendo a sua volta verso un’onda di sex-positivity che vede protagonisti riferimenti allo stile BDSM e boudoir. Un capitolo della storia della moda che si ripete; quando indossare capi provenienti dall’underwear più o meno classici, insieme a capi più basic, diventa una rivoluzione e un messaggio di sovversione alle regole. Ne sapeva qualcosa la regina del punk Vivienne Westwood, quando il 430 di Kings Road si chiamava Sex e le spille da balia e i corsetti vestivano i Sex Pistols e i giovani londinesi per dare voce ai loro pensieri. Recentemente omaggiata da Marc Jacobs con la sua sfilata inaugurale della New York Fashion Week, tutte le modelle avanzavano sugli iconici platform dello show che vide cadere Naomi Campbell.

Per avanzare in sicurezza lungo la passerella di questa tendenza che si sta sempre di più insediando, ecco alcuni dettagli con cui sperimentare. Un solo accenno può fare la differenza, un corsetto, anche indossato su una camicia, per avere quell’allure a metà tra il boudoir e il punk westwoodiano. Accenni di pizzo e reggicalze a vista portate con anfibi, anziché le decollette, renderanno più attuali ciò che è solitamente relegato a un appuntamento a San Valentino. Latex e pelle in total look o nel mix di opaco e lucido per le più audaci, oppure accostati a tessuti dalle texture più soffici per non intimorire l’interlocutore; anche se si sa, la malizia sta negli occhi di chi guarda.

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