Moschino: il fashion-recycle di Jeremy Scott

Alla Milano Fashion Week, la sfilata della collezione Moschino Autunno/Inverno 2017-2018 ha confermato lo spirito eccentrico ed estroso dello stilista americano Jeremy Scott, che ha portato in passerella una riflessione sull’enorme quantità di materiali di imballaggio che ogni anno vengono abbandonati dopo il loro uso, e su quanto sia fondamentale il loro riciclaggio.

Le cinture sembrano nastri isolanti e sugli ‘impermeabili compaiono etichette da spedizione. Le confezioni da lavanderia, invece, diventano abiti da cocktail. Il designer americano si schiera a favore della sostenibilità, e immagina donne così innamorate della moda da mettersi qualunque cosa addosso, in maniera provocatoria ed ecologica.

Anche la catwalk è stata realizzata in stile recycle, con scatoloni e scotch da imballaggio. I materiali, dunque, vengono resi protagonisti assoluti della collezione: sacchi di plastica, bottiglie di latte accartocciate, scatole di regali semiaperte, buste di boutique, nastro adesivo, tende da doccia e tanto cartone.

Per Jeremy Scott, il senso non è soltanto etico e ambientalista, ma in un certo senso anche decadente, “Mi interessa quello che le persone non reputano bello, e che gettano via”, ha spiegato nel backstage, prima di uscire in passerella indossando una maglietta bianca dalla scritta Couture Is an Attitude, (La moda è un atteggiamento).

Al gruppo iniziale di 14 abiti definiti Cardboard Couture (Moda di Cartone), ne è subito seguito un secondo, costituito da abiti coloratissimi con sopra stampate le scritte di Moschino prese dalle riviste di moda, unite a pezzi di tessuto ideati con lo scopo di riprodurre la silhouette delle modelle, portati con stivali alti fino a metà coscia.

Sulle maglie e sui soprabiti sono comparse le frasi “We love our customers”, “Fragile”, “Caution” e “Trash-chic”, che indicavano chiaramente lo stile di buona parte della collezione Moschino. Erano inoltre presenti elementi realizzati in tessuti lucidi che hanno voluto ricordare il nastro adesivo per sigillare i pacchi, e magliette ispirate alle classiche eco-shopper in carta marrone.

In passerella le modelle hanno sfoggiato – sui loro capi – sontuosi candelabri, buste della spazzatura come mini-dresses, e scotch al posto delle cinture: Kendall Jenner incedeva con una scatoletta da imballaggio in testa, Gigi Hadid – dall’acconciatura ultra cotonata – ha indossato un impermeabile pieno di etichette da trasporto.

A chiudere lo show, Anna Cleveland (figlia della modella degli anni Settanta Pat Cleveland, fotografata e ritratta da Andy Warhol, Richard Avedon e Salvador Dalì), presenza fissa negli show di Jeremy Scott, che si è esibita in una performance teatrale indossando un abito di velluto rosso a forma di paralume. Nel front row, la cantante Fergie e la showgirl Belen Rodriguez hanno osservato lo spettacolo sulle note di Fade to Gray dei Visage.

Siamo ciò che indossiamo. Questo è il messaggio ambientalista che ha lanciato Moschino. Un messaggio, in un certo senso, da portare addosso. La nuova collezione si è quindi contraddistinta per eccentricità e stravaganza. Non ci aspettavamo nulla di diverso, lo stilista americano Jeremy Scott ci ha sempre sorpreso con vere e proprie opere d’arte e con vestiti teatrali e assolutamente inaspettati.

di Marta Da Lio

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