La carta che unisce moda e letteratura

La sacralità di un materiale così delicato, ma eternamente riciclabile, versatile e di grande ispirazione come dimostrano molti stilisti

Vestirsi di carta

Carta da leggere o da indossare? Perché non tutte e due. Con la moda tutto è possibile. La creazione più recente in questione è la famosissima pouch di Bottega Veneta realizzata in carta giapponese washi proveniente dalla pianta gampi. Una particolare carta dall’aspetto stropicciato composto di carta 100% riciclata e certificata FSC. Inoltre il materiale è stato reso impermeabile tramite l’uso di poliuretano alifatico e tessuto di microfibra. Chi se la sente di rischiare di uscirci sotto la pioggia?

Per alcune civiltà la carta ha un valore sacro e a raccontarlo a tutto il mondo, con i suoi abiti origami, è stato Issey Miyake. L’arte di piegare la carta, che può sembrare prettamente un hobby, è invece un rito sacro legato alla religione shintoista spiegato dal fatto che la parola Kami indichi sia la carta che gli Dei. Da un origami può nascere un abito, partendo da forme geometriche bidimensionali, sarà poi il corpo a dare vita all’abito, questa la filosofia di Miyake.

Le librerie degli stilisti

La poliedricità è una caratteristica che spesso accomuna molti direttori creativi di grandi maison. Il provenire da un percorso formativo o professionale apparentemente discostato dalla moda, spesso non esclude che la moda possa essere il culmine dei vari interessi della persona. Tale descrizione non può che condurre ad una figura del fashion system che ci ha lasciati quasi tre anni fa, Karl Lagerfeld.

Lo stilista tedesco resta noto per la sua versatilità nel dirigere due grandi nomi, Fendi e Chanel, insieme al suo brand omonimo, e per tutte le altre sue passioni, tra cui la letteratura. Poco nota la sua raccolta di 300.000 volumi nella sua abitazione parigina, dove padroneggia la sua scrittrice preferita, Virginia Woolf, tra le pile orizzontali di libri. Sicuramente scomoda la disposizione, resta eccentrica come il suo proprietario ed evita di inclinare il capo per leggere titolo e scrittore. 

Ancora in Francia e a scegliere la stessa particolare disposizione per la propria collezione di volumi è John Galliano. A cambiare è inevitabilmente il contesto, il minimal scelto da Kaiser Karl è annientato dallo stile Settecentesco della dimora del designer inglese. Una libreria in perfetto stile Galliano, pareti color terracotta con mattoni a vista, protagonista un grande tappeto dallo stile turco che fa da base a un tavolo da tè sormontato da un enorme bouquet.

L’influenza degli anni a capo di Christian Dior regna sovrana in questa fiabesca abitazione a Nord della Francia, più precisamente a Gerberoy, un piccolo comune francese di 95 abitanti, noto come uno tra i 140 villaggi più belli della Francia. Un luogo di pace e relax assicurato per Galliano, che si siede sfogliando il suo libro preferito di Vionnet e continua a sognare.

Che siano creazioni più vicine all’arte che alla vestibilità, o collezioni di volumi che raccontino di eccentriche personalità, come i libri, la moda sarà sempre in prima linea a scrivere dell’evoluzione dei tempi.

di Pamela Romano

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