Comfort e ricercatezza: i nuovi Fussbett Sabot di Marni

Marni reinterpreta gli iconici Fussbett. La versione Sabot è perfetta per un look trendy che non rinuncia alla comodità

Tra i più iconici carryover di Marni, i Fussbett riflettono lo spirito poliedrico del brand e  riescono a valorizzare con flessibilità ogni outfit. In occasione della stagione Primavera/Estate  2021, la casa di moda milanese, appartenente all’italianissimo gruppo OTB, propone una  coraggiosa reinterpretazione dei suoi sandali per eccellenza: la variante Sabot

Parola d’ordine: versatilità 

I sandali Fussbett elevano il loro grado di “fashionability” all’estremo nella nuova versione  Sabot. Armonioso incontro di praticità e sofisticatezza, i Fussbett Sabot garantiscono  massimo comfort e permettono all’indossatore di esprimere con forza la propria personalità in  qualsiasi contesto.

Perfetti per essere indossati a casa, così da conferire uno slancio di stile  all’accoppiata pyjama pants/camicia, che sta caratterizzando queste giornate di smart working. Comodi compagni nei momenti di relax, ma al tempo stesso ideali per distinguersi grazie al loro look casual e contemporaneo. Via libera alla creatività

Due versioni, quattro colori, infinite possibilità di interpretazione

I Fussbett Sabot sono unisex e acquistabili in due differenti versioni: una più sobria, in pelle  di vitello granato, una più sofisticata, in cavallino. La prima è disponibile nei colori bianco e  nero, mentre la seconda si presenta nei toni del nero e del fucsia. Nella versione plain, il logo  del brand appare con discrezione sulla parte laterale.  

Capaci di valorizzare il DNA Marni, proponendolo in chiave più moderna. Eccezionali nel  donare comfort a qualsiasi look, ma senza danneggiarne l’eleganza. La versione Sabot dei  Fussbett ha, insomma, tutte le carte in regola per conquistarsi il proprio posto nell’Olimpo delle calzature più cool della stagione. Aspettiamoci di vedere questi eclettici sandali protagonisti di innumerevoli fashion stories…e tu, sei pronta a scrivere la tua? 

di Lisa Panzeri

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