Superga a Pitti Uomo 106: un manifesto per tornare alle origini

Superga torna a Pitti Uomo 106 con un manifesto che celebra l'heritage del marchio e mette in scena i suoi oltre 100 anni di storia

di Martina Faralli

Superga torna a Pitti Uomo 106 con un manifesto che celebra l’heritage del marchio. Alla Fortezza da Basso di Firenze vanno in scena gli oltre 100 anni di storia del brand torinese, condensati nelle sue calzature più iconiche e nei quattro pilastri che da sempre orientano il passo di intere generazioni.

Oltre un secolo di Superga a Pitti Uomo 106

In programma dall’11 al 14 giugno 2024 a Firenze, Pitti Uomo 106 ha fra i suoi protagonisti Superga, storico marchio di sneakers e calzature sportive. La partecipazione del brand alla kermesse della Fortezza da Basso è sicuramente contro tendenza: ad essere presentata non è infatti una nuova collezione, come in molti si aspettavano, bensì una retrospettiva sui valori aziendali e sulle scarpe che hanno reso Superga un nome iconico.

Lorenzo Boglione, vicepresidente di BasicNet, gruppo del quale Superga è parte, sottolinea come, con il suo secolo abbondante di esistenza, il marchio abbia segnato la storia dell’industria italiana. Il segreto sono tecniche e costruzioni prima innovative e poi consolidate come la vulcanizzazione, le quali hanno contribuito a rivoluzionare il settore dell’utilitywear e dello sportswear.

L’obiettivo è quello di riappropriarsi degli archivi e delle radici del brand, recentemente messi da parte per concentrarsi su collezioni di immediata tendenza, impostando una direzione strategica e creativa rispettosa di questi mondi fatti di forme e costruzioni intramontabili.

Pilastri e futuro

Il primo capitolo del nuovo corso di Superga consiste appunto nel presentare e celebrare i prodotti storici basandosi sui pilastri che da sempre accompagnano lo sviluppo del marchio. A partire dalla gomma, elemento chiave senza il quale l’azienda non esisterebbe. Il fondatore Walter Martiny era infatti proprietario di una fabbrica di pneumatici e giocattoli quando decise di introdurre la produzione di stivali in gomma per migliorare le condizioni dei lavoratori dell’epoca. Il successo fu immediato, e questo materiale ottenuto per spillatura divenne imprescindibile per costruire le suole delle scarpe Superga.

Direttamente collegato alla gomma è il secondo pilastro, la vulcanizzazione, il trattamento del caucciù con zolfo ad alte temperature che garantisce resistenza e longevità. Proprio con la vulcanizzazione nasce la sneaker-simbolo di Superga, la 2750, ancora oggi ai piedi di persone di tutte le età.

Il terzo e il quarto pilastro sono legati ai mondi nei quali le Superga sviluppano il loro pieno potenziale. Da un lato la montagna, sfondo naturale della città di Torino e luogo in cui hanno iniziato ad essere utilizzate le suole Alpina, le prime di tipo carrarmato in Europa. Sul versante complementare, lo sport, nel DNA del brand sin dagli anni ’70. Dai campi da tennis alle strade di città, il motivo a coda di rondine delle calzature sportswear continua a far parlare di sé come sinonimo di comfort e performance.

Nonostante il salto nel passato, Superga è comunque una realtà orientata al futuro. Il brand manager Marco Tamponi anticipa i nuovi capitoli che vedranno il loro svolgimento proprio nelle prossime edizioni di Pitti Uomo. A gennaio 2025 verrà infatti lanciata la prima collezione ispirata ai pilastri del brand, mentre a giugno 2025 si festeggeranno i 100 anni della Superga 2750 con una campagna intenzionata a celebrare uno dei prodotti che è rimasto più intatto nella storia industriale della calzatura.

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