Scervino: gioco di tagli e tessuti

Occhio di bue puntato sul punto vita, elemento primo della collezione sottolineato da volumi plastici in completo accordo e fusione con dettagli e complementi iperfemminili.
I tagli: a uovo, a redingote, a tulipano tutti volti a strizzare la vita e ridisegnare il busto creando abiti, piumini, cappotti, e giacche in crespo, nappa plongè, lana double -doppiati al neoprene – dalla fattezza sartoriale, con spalle morbide e colli importanti.
I parka diventano in maglia punto pelliccia nei tessuti più maschili ma arricchiti d’intarsi Fur lavorati jacquard grigio/off-white, mentre i dettagli e i tessuti delle uniformi, reinterpretati su forme sartoriali, traducono lo stile militare nel linguaggio della couture.
Pelliccia stampa leopardo con interventi in maglia per capispalla e overmaglie.
La sera è velluto e giochi di strati di organza per i mini dress bustier. Abiti lunghi con trasparenze di pizzo o di pizzo/paillettes.
Guepiere e bustier, in flanella mélange grigio chiaro e antracite, abbinate a gonne fascianti al ginocchio o a corte giacche sportive in lana cotta che diventano l’alternativa ai maxi pull rifiniti a uncinetto, alle camicie in chiffon o in seta cloquet con costruzione bustier.
Accessori: bijoux rock in oro e palladio, Calf-boots in pelle stretch, decoltè, sandali e zeppe in velluto cangiante. Lamine d’oro su macramè per stivali e borse.
La It bag della maison: la Faubourg è reinterpretata con la maglia a uncinetto e catena.
La palette colori si declina tra i toni del cammello, marrone e nero, passando per i verdi, il nudo e blu notte.
Federica Piacenza

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