Prada SS24: il fil rouge della concretezza che ricama abiti senza tempo

Miuccia Prada e Raf Simons tornano alla moda delle origini, riportando in auge il mestiere dello stilista e l’arte della sartorialità

di Kristina Truskova

Rigidi e tenaci, ipnotici e svolazzanti, i capi firmati Prada si fanno spazio su quelle che sono le note della celebre colonna sonora di Vertigo.

Cascate di liquido viscoso richiamano l’atmosfera hitchcockiana che si dilaga tra gli ospiti del fashion show. Ospiti del calibro di Wes Anderson, Emma Watson, Rosalía, la celebre band sudcoreana ENHYPEN e l’imprenditrice Kylie Jenner.

“Non volevamo filosofeggiare o raccontare storie sull’abbigliamento. Per questa collezione, volevamo concentrarci sul lavoro – sui metodi, sulle tecniche e sul valore. C’è un rispetto per il nostro mestiere come stilisti e per l’atto di creare vestiti. Gli abiti parlano da sé” afferma Miuccia Prada.

Pochi accenni di colore spuntano sottoforma di mules in raso e smorzano il nero, il grigio e il bianco. I veri protagonisti di questa collezione. Sfilano corpi avvolti in raso e organza, gilet impreziositi da raffinati ricami e giacche rigorosamente dentro i pantaloni ad evidenziare i tratti femminili segnando il punto vita.

In questo schema rigido, omaggio alla tecnica sartoriale, compaiono frange di ogni tipo. Un vero plot twist nel thriller diretto da Prada. Decorano e vestono impreziosendo giacche con motivi floreali e gonne metallizzate. Compaiono anche maxi bag abbinate, ampie stole e short sartoriali.

Una collezione sorprendente, conclusa con l’ultimo inchino dell’iconico Fabio Zambernardi, da sempre braccio destro di Miuccia Prada.

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