Non è una sfilata, è un album di ricordi trasformato in collezione. Per la Primavera/Estate 2026, Paul Smith racconta una moda intima, fatta di emozioni, viaggi e dettagli raccolti lungo una vita. E lo fa in un salon show riservato nella sua sede milanese, riportando in passerella non solo abiti, ma esperienze personali tessute con gusto impeccabile.
Un guardaroba vissuto, con il cuore in valigia
I 30 look della collezione sono frammenti di un diario visivo, in cui ogni capo racchiude un momento, un luogo, un’intuizione. C’è l’eleganza rilassata di chi sa vestirsi con disinvoltura, ma anche la cura di chi ha affinato l’occhio tra mercatini vintage, bancarelle dimenticate e scatti rubati in giro per il mondo. L’essenza della collezione è tutta lì: un’eleganza vissuta, con radici autentiche.
Il collage come gesto affettivo
Campeggiano camicie, giacche e cravatte su cui prendono vita collage stampati a partire da fotografie personali del designer. Un gesto quasi affettivo, quello di Paul Smith, che intreccia visioni del passato con texture contemporanee. Il risultato? Capi unici, con quel senso di imperfezione affascinante che solo il fatto a mano riesce a restituire.
E poi ci sono i contrasti, mai gridati: giacche doppiopetto con applicazioni di uccelli, chiodi in pelle decorati con fiori in suede. Tocco british, anima cosmopolita.
Sartoria d’autore, con spirito nomade
La costruzione dei capi riprende la sartoria anni ’50, con giacche compatte e pantaloni lineari a vita alta, ma lo styling suggerisce altro: un viaggiatore dallo stile inconfondibile, che seleziona pezzi con istinto e li porta con naturalezza. Niente di ostentato, tutto vissuto. I tessuti sono morbidi, i colori stemperati, le silhouette sciolte: è la moda di chi conosce se stesso.
Non nostalgia, ma memoria attiva
Paul Smith non guarda al passato con malinconia, ma con gratitudine. Ogni look è un invito a riscoprire la bellezza del dettaglio, la forza della memoria, il lusso della semplicità consapevole. Una collezione per uomini veri, non costruiti, che sanno come distinguersi senza mai doverlo dimostrare.