Dolce & Gabbana AI 21-22: intelligenza artificiale e alta moda

Dolce & Gabbana

Dolce & Gabbana AI 2021-22

Dolce & Gabbana chiude la settimana della moda donna con la collezione Next Chapter. Uno show digitale che racconta l’unione tra tecnologia e alta moda, mantenendo l’iconica creatività tipica dei due stilisti.

Uno sguardo al futuro…

La collezione donna Dolce & Gabbana Autunno/Inverno 2021-22 dialoga con le nuove generazioni attraverso un mix di innovazione e tradizione. L’innovazione portata in passerella grazie al robot umanoide iCub, che dà il via alla sfilata sulle note di Save Your Tears (for another day) di The Weekend, insieme agli altri robot R1. I due stilisti hanno infatti collaborato con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova al fine di realizzare una sfilata incentrata sull’intelligenza artificiale e le nuove generazioni. In tutta la collezione, capi di abbigliamento, gioielli e accessori sono stati adattati a una realtà futuristica. In tutti i look hanno giocato con tessuti, forme e materiali: cellophane, fibre luminescenti, piumini imbottiti di materiale riciclato, colori accesi e accessori particolari come gli occhiali con la visiera trasparente. In un mondo sempre più digitale, Dolce & Gabbana mette l’innovazione e la tecnologia al servizio anche della moda.

… e alle tradizioni

Dolce & Gabbana nella nuova collezione Next Chapter, nonostante lo sguardo volto al futuro, non perde mai di vista lo spirito anni ’90, il gusto pop & funny, e la sua iconica creatività, rimasta un simbolo negli anni. I pantaloni metallizzati, gioielli vistosi e borse dai toni accesi, i vestiti corti con bustier incorporati e il mini abito nero diventano il simbolo di una femminilità d’altri tempi. Non mancano gli ampi scolli a barca, le arricciature, le calze autoreggenti e i blazer indossati con i pantaloni ciclisti. Tutti look in cui coesistono innovazione e tradizione, e che trasmettono libertà. Dolce & Gabbana dimostra come la moda sia da sempre caratterizzata dalla contaminazione, ed è proprio così che l’high-tech e la digitalizzazione possono ancora convivere con l’artigianato e le storiche caratteristiche del marchio italiano.

 

di Beatrice Villa

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