Jil Sander FW 2024-25: tra suoni e volumi

Quello di Jil Sander è un lavoro in continua evoluzione, un lavoro che si rinnova di stagione in stagione a seconda delle tendenze

a cura della Redazione

Un parallelismo tra suono e aria 

Il suono come l’aria è presente, riscontrabile ovunque. Esso si ritrova nella musica che ascoltiamo, nelle parole degli altri e in quelle che escono dalla nostra bocca, ma soprattutto il suono è dentro di noi. È un qualcosa che connette, che ci caratterizza, è onnipresente. Non lo vediamo, è astratto, ma abbiamo la sicurezza che ci sia sempre. 

L’importanza e il focus sul volume dell’abito, del corpo e dell’ambiente

Gli articoli presentati nella nuova collezione di Jil Sander sono per lo più monocromatici, più che gli accostamenti di colore si predilige il colore unico, in tutta la sua sostanza e concretezza. Un colore che evoca, che caratterizza e che descrive a 360 gradi l’essenza del capo in questione. 

Un défilé che parla di lunghi cappotti, di tuniche in pelle e matelassé, di abiti, di giacche di vario genere, di mantelli, di completi. La collezione in toto è caratterizzata da un elegante essenzialità. Le forme sono semplici e geometriche, pressoché perfette, studiate e impostate sui corpi, seguono le silhouette e le adornano. I colori protagonisti sono particolari, non scontati.

Blu cerulei, rossi vivi a contrasto con rosa pallido, color perla, verde pastello e gli iconici neri, bianchi e grigi. Quello di Jil Sander è un lavoro in continua evoluzione, un lavoro che si rinnova di stagione in stagione a seconda delle tendenze, delle personalità e delle espressioni che si vogliono creare.

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