Dsquared2, rivolta hardcore punk into the groove

Dsquared2

Dsquared2, Uprising

MFW, Dean e Dan Caten, fondatori di Dsquared2, sono i chiudifila di un’avanzata rockeggiante che passa per il new wave e conduce verso il punto d’esplosione di una supernova: il grunge. Si tratta di una rivolta espressionistica a nucleo duro, una eversione di eruzioni ed estasi il cui oggetto potrebbe essere la sete d’umanità. Infatti, gli espressionisti non sono altro che i testimoni della lacerazione dell’uomo, dotati di spirito utopico ed esaltato. Privi di “undisclosed desires”.

Capigliature punk come camagli, croci greche ai lobi, cosciali in technicolor squamato su pantaloni cargo. In passerella da Dsquared2, di stelle ad alto rischio esplosivo se ne sono viste. Da Isabeli Fontana in prima fila, fino a Mariacarla Boscono e Brigit Kos; nella Settimana della Moda maschile non sono certo i fratelli Catenacci a fare questioni di genere.

Dsquared2, Starlight

Patchwork di ultravioletti e infrarossi per un remix dall’istantaneo “ritorno al futuro” anni ’90: it works o meglio “Work it” (di Marie Davidson). Paillettes, stampe tie-dye e frange di perline, bandane e cinture borchiate da cui pendono catene; non mancano richiami normanni caratterizzati da gilet di pelliccia che accompagnano top loggati Dsquared2 attraverso il font tipico degli AC/DC.

Un reclutamento forte per rendere un contesto che è di un altro pianeta. Le armature – o tute spaziali – si concludono con delle calzature composite, alcune addirittura dotate di mini marsupi. D’altronde il minimalismo non è mai stato specchio della filosofia estetica firmata Dsquared2. E neanche quello dell’arte della guerra, specie se galattica! Come sfondo, delle pareti effetto stagno che ricordano quelle delle navicelle spaziali. E così la marcia continua verso la luce delle stelle, incontro alle aspettative e senza timore dei buchi neri.

Dsquared2, The Resistance

Al seguito del runway in via Orobia, il party celebrativo del brand organizzato dallo staff del Rollover Milano. Perché il loop noradrenalinico in cui si entra guardando uno show ideato dai gemelli Caten resiste in orbita e non può certo esaurirsi in rampa di lancio.

 

di Selena Celio

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