Dior riporta gli anni Sessanta alla Parigi Fashion Week

Protagonista del secondo giorno di Parigi Fashion Week, la nuova collezione Autunno-Inverno di Dior celebra il pret-à-porter di Marc Bohan

di Alessia Costi

Con la sfilata di Dior di martedì 27 febbraio la settimana della moda parigina è entrata nel vivo. Nel front row tantissime star internazionali e muse della Maison, arrivate appositamente per rendere omaggio alla casa di moda francese. Da Jennifer Lawrence a Natalie Portman, passando per Deva Cassel, Rosalia e Laetitia Casta.

Un omaggio a Miss Dior e al pret-à-porter

Maria Grazia Chiuri sceglie di costruire questa collezione citando una pagina importante della storia della Maison. Sono gli anni ‘60 e lo stilista Marc Bohan è alla guida del marchio francese. Con lui nasce il pret-à-porter e Dior si trasforma in un marchio globale del lusso, grazie anche all’introduzione della linea “Miss Dior”, pensata per le giovani dell’epoca.

La collezione Autunno/Inverno 24-25 diventa anche un omaggio a Gabriella Crespi, ammaliante musa ispiratrice di Marc Bohan, artista, designer, creativa cosmopolita che ha rappresentato, secondo Chiuri, quella nuova generazione di donne indipendenti decise a farsi valere attraverso il loro lavoro. 

“La collezione è una celebrazione di quelle forme e di quei materiali che all’apertura della boutique Miss Dior a Parigi introdussero un modo nuovo di vestire capace di accomunare molte donne, rendendole tutte speciali anche nelle differenze”, spiega Maria Grazia Chiuri.

Gli anni Sessanta tornano in chiave attuale

Lo stile della collezione è semplice e pulito, la palette di colori è sobria: vediamo tanto beige, nero e bianco, intervallati da alcuni pezzi dalle fantasie scozzesi e animalier. Un tripudio di silhouette ad A, con abiti eleganti e fluidi che scivolano sulla figura e che lasciano alla donna Dior la libertà di andare incontro al futuro. A dare una sferzata di trasgressione alle linee classiche dei capi è il logo manifesto “Miss Dior” che vediamo stampato in dimensione gigante su trench, gonne e giacche.

Completano la collezione minigonne, completi bon ton dal gusto squisitamente Sixties, abiti a trapezio e ovviamente gli accessori. Ai piedi si alternano stivali flat al ginocchio, Mary Jane in vernice nera, stivaletti dalla punta squadrata. Per finire, degli scintillanti look da sera che giocano con trasparenze e lavorazioni raffinatissime chiudono la sfilata, celebrando ancora una volta la forza di un femminile plurale e indipendente, che richiama le atmosfere di quel momento speciale di libertà creativa di cui la collezione Miss Dior fu emblema.

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