Dior Haute Couture SS23: un omaggio a Joséphine Baker

La collezione Dior Haute Couture SS23 presentata a Parigi da Maria Grazia Chiuri è un omaggio a Joséphine Baker e al talento delle donne afroamericane che hanno avuto il coraggio di infrangere le barriere razziali

di Laura Maria Mancarella

Joséphine Baker: performer simbolo della vita libera

Ballerina, presentatrice tv, performer, attivista per i diritti civili della comunità afroamericana e in prima linea come spia nella resistenza francese: così è ritratta Joséphine Baker, musa ispiratrice della collezione Dior Haute Couture Spring/Summer 2023, che ne celebra la grandezza e l’immortalità. Non solo i look ideati da Maria Grazia Chiuri sono infatti a lei ispirati, ma Joséphine Baker è anche protagonista della scenografia realizzata dall’artista Mickalene Thomas, che estende l’omaggio al talento e al successo di tutte le donne afroamericane che hanno fatto la storia: Diahann Carroll, Nina Simone e Dorothy Dandridge, solo per citarne alcune.

Joséphine Baker, nata nei bassifondi americani e giunta a Parigi negli anni ‘20, non è stata solo un’artista amata e applaudita, ma rappresenta il modello di donna libera che a quel tempo faceva tanto scandalo: un’icona dotata di una voce straordinaria che ha raggiunto le vette più alte del successo, un simbolo di carisma e di modernità che sfida e distrugge i pregiudizi. Joséphine Baker, oltre che essere un’artista di estrema bellezza e bravura, è stata soprattutto una donna che ha avuto il coraggio di lottare per la propria e altrui libertà.

Dior, eleganza semplice e raffinatezza

Dior presenta la nuova collezione Haute Couture Spring/Summer 2023 sulla passerella del Musée Rodin di Parigi: sullo sfondo spicca la scenografia realizzata dall’artista afroamericana Mickalene Thomas. Un salto nei ruggenti anni Venti con l’omaggio a colei che ne è stata l’icona, Joséphine Baker. Il trucco e l’acconciatura sembrano quasi far uscire le modelle da un film muto, e lo stile anni Venti è richiamato dalle frange oro e argento e dagli abiti sottoveste.

Moltissimi i tailleur presenti: un mood di raffinata eleganza, con cappotti e giacche che segnano il punto vita e gonne a tubo che scendono sotto al ginocchio. Gli abiti in seta o velluto con borchie e paillettes accarezzano i corpi delle modelle e talvolta lasciano intravedere gli underwear in raso. La lunghezza che non scende mai sotto la caviglia e mette in evidenza le scarpe col tacco. 

Maria Grazia Chiuri ha portato in passerella delle creazioni di classe che richiamano alla mente gli abiti da camerino e i costumi di scena della leggendaria Joséphine Baker in un omaggio elegante, semplice e raffinato.

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