Colore al quadrato: Agnona SS18

Nel corso della Milano Fashion Week, all’interno dell’avanguardista cornice di Fondazione Feltrinelli, Agnona, marchio appartenente alla famiglia Zegna, ha presentato ieri la sua proposta per la stagione Spring/Summer 2018, quale testimonianza  attiva del brand a favore di uno stile semplice e moderno.

I tagli sono puliti, i materiali celebrano un nuovo lusso fatto di sete svolazzanti dai colori squillanti e morbidi cachemire che avvolgono la figura. Una palette neutra che spazia dal beige al glicine e dal verde menta al grigio perla fa da contraltare al solismo di blu elettrici e rossi fiammeggianti, seguita da una candida epopea di bianco optical.

Le lunghezze sono perlopiù midi e maxi con lunghe gonne fluide, abiti monospalla in color block ton sur ton a creare ricchi degradè cromatici grazie ad ampie fascia di colore che si alternano su tutta la lunghezza. Più layers si appoggiano delicatamente alla figura e si raccolgono nel punto vita, stretti da cinture importanti su pantaloni dalla vita alta e dalla linea dritta e morbida.

La silhouette è fluida, rilassata, baciata dal tempo mite dei pomeriggi assolati della prossima estate. Notevole la jumpsuit in cachemire rosa, sempre rigorosamente abbinata ad una cintura in tinta che slancia la figura. Holloway introduce toni neutri che ‘freddano’ gli eccessi di colore, e li abbina con dettagli silver dal tocco glamour recuperato dall’esperienza pop dei Sixties, mentre innocenti stampe floreali fanno capolino su volumi puliti e netti, aggiungendo un tocco lezioso alla leggerezza di lunghi giochi di seta.

Tutti gli outfit si accompagnano a  sandali intrecciati con maxi platform e suola carrarmato, negli stessi colori vibranti della palette della collezione. La personalità della donna Agnona SS18 è volitiva, decisa, eppure al contempo immagine di inalienabile raffinatezza e romanticismo urban-style: per tutte Voi che amate un lusso daily-wear e progettate un’estate a tinte forti, Agnona è la risposta.

http://www.agnona.com/it/homepage-it/

di Francesca Favero

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