Bikers in passerella per Les Hommes

Les Homme Men FW 2016-2017

Les Hommes per la stagione Autunno/Inverno 2016-17 della Milano Moda Uomo propone una collezione dal carattere deciso ed avventuriero. Tom Notte e Bart Vandebosch presentano capi ispirati al mondo urbano, per uomini sicuri, coraggiosi e viaggiatori, che non si muovono solo entro i confini urbani, ma affrontano spedizioni pericolose: la meta infatti è il continente africano, denso di suggestioni, di ispirazioni e di stimoli.

La nuova linea prende in prestito grandi classici maschili del mondo motociclistico: i capi icona sono la giacca, il bomber e i pantaloni tecnici che si allontanano poco per volta dal rigore della città, per giocare con grafiche di ispirazione voodoo. Il guerriero urbano attinge per il suo stile dall’universo dei bikers, aspetto evidente soprattutto nel blouson in montone che disegna la figura di un uomo forte e determinato, ma si lascia anche ispirare da tribalismi essenziali e costanti, per discostarsi da un contesto urbano, monocolore.

I colori predominanti sono il bianco, il nero, il grigio e il blu cobalto, ma la noia non è certo contemplata in passerella: i tessuti sono unici ed esclusivi, dal jacquard 3D, alle applicazioni in pelle, fino alla lavorazioni bonded o al jersey intarsiato. Le creazioni sono caratterizzate da geometrie tridimensionali multicolore, accentuate dalla lucentezza materica cangiante e strabiliante. A dare luce c’è poi il metallo, materiale molto presente in passerella: cascate di dettagli studded su camicie, completi e bomber, ispirati alle modificazioni corporee primitive.

Una collezione moderna ed essenziale: gli accessori infatti sono ridotti al minimo. Nessuna borsa in questo lungo viaggio; solo guanti e bandane ricchi di borchie. Ai piedi, boots total black, in versione clean o borchiata.

Il duo creativo ha studiato certamente ogni minimo dettaglio con sapienza artigianale, per un uomo contemporaneo e sofisticato. Questo viaggio di Les Hommes, per la stagione Autunno-Inverno 2016/17, ha senza dubbio lasciato il segno.

di Flavia Liviero

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