Madame: la forza di non nascondere la fragilità

Francesca Calearo è l’anima, Madame non è l’alter ego ma il grillo parlante. Scopriamo il percorso di una tra le ormai stelle più luminose del rap italiano

Francesca Calearo è l’anima, Madame non è l’alter ego ma il grillo parlante. Così la giovanissima rapper, classe 2002, definisce il rapporto tra la sua essenza – l’essere Francesca, il mezzo tramite il quale Madame elabora e risolve i problemi delle persone – e il suo nome d’Arte, con la A maiuscola di un’Artista che a soli diciannove anni è stata capace di scalare le classifiche (italiane e globali) con le sue canzoni, le sue opere.

Francesca ha la forza di essere fragile, e il suo dolore – che l’ha resa debolissima ma libera – è stato fonte di sofferenza ma la sofferenza ha dato via al suo riscatto: un senso del sé espresso così consciamente da una ragazza così giovane, così tanto consciamente da risultare spiazzante per chi l’ascolta. Dai karaoke in cameretta sulle note delle canzoni di Justin Bieber al numero uno della classifica FIMI, scopriamo il percorso di una tra le ormai stelle più luminose del rap italiano.

Da “Anna” ad oggi: il percorso di Madame

Inizia con “Anna”, il suo primo brano pubblicato nel 2018, quando era appena sedicenne, per poi ottenere il successo con “Sciccherie”, pubblicato nello stesso anno e certificato disco d’oro. “Sciccherie” la consacra al grande pubblico come artista emergente, tanto che nel 2019 collabora con grandi artisti della scena rap italiana come Rkomi, Ensi e Marracash, ottenendo con quest’ultimo il disco di platino per il brano “MADAME – l’anima” pubblicato nell’album “Persona”. La scia di collaborazioni prosegue anche nel 2020, dove figurano featuring con nomi del calibro di Ernia, Ghali, Gaia e i Negramaro. 

Festival di Sanremo e “Voce”: il debutto televisivo

Nel 2021 arriva al Festival di Sanremo, e con la sua “Voce” Madame lascia il pubblico da casa a bocca aperta. Arriva in top 10 e fa il botto nelle classifiche, con un pezzo così bello e così personale da emozionare. 

Nel brano, Madame perde e ritrova la sua Voce, si guarda dentro per accorgersi che lei è sempre stata lì, rendendosi conto che non se n’è mai andata; sussurra che sono tornate, che per sempre saranno insieme e per sempre la Voce sarà sua. Il pezzo, prodotto da Dardust (con cui aveva già collaborato in “DeFuera”, con Ghali e Marracash), è così delicato da sembrare surreale su una base che cattura ogni singola sfumatura della Voce di Francesca: delicata, arrabbiata, spaesata, consapevole e infine, serena. 

Una serenità che sembra mancare da tempo nella vita di Francesca, tra gli episodi di bullismo a scuola e amori tossici, ma che è presente in una Madame nuova, come un foglio bianco: matura e consapevole di quanto vale. 

“Madame”, il primo album che colleziona traguardi uno dopo l’altro

Il 19 marzo esce “Madame”, il suo primo self-titled album, che debutta alla #1 della classifica album di Spotify Italia con oltre quattro milioni di streams nel giorno del rilascio, riuscendo ad ottenere il miglior risultato di sempre sulla piattaforma per un’artista italiana. Ma i traguardi non si fermano alla sola Italia: Madame arriva ad occupare la quarta posizione della classifica globale “Top Debut Albums”, a sole tre posizioni dal “suo” Justin Bieber.

Madame, giorno per giorno: cambiare restando la solita

Madame è camaleontica, scrive ogni pezzo sentendosi quasi sempre una persona diversa, esprimendo emozioni con parole di un impatto tale da sconvolgere – in bene – l’ascoltatore: dalle canzoni più funky (come “Il mio amico”, duetto con Fabri Fibra) a “Mami e Papi”, una lettera d’amore ai genitori dove lascia trapelare una grande – grandissima – voglia di venir apprezzata e amata dai suoi genitori per quello che è, un po’ come qualsiasi adolescente della sua età.

Francesca è l’anima, Madame è il genio e noi siamo gli ascoltatori – con le orecchie ben tese – di questa storia che è ai suoi primi capitoli, e non vediamo l’ora di poter continuare a vedere cosa scriverà questa artista unica: così che “per sempre sarà, sì per sempre sarà” anche la nostra di Voce, dai giovani che hanno una voglia matta di crescere agli adulti che sono cresciuti troppo in fretta.

di Cristina Camporese

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