L’equinozio di primavera è simbolo di rinascita

Il 20 marzo 2024 la stagione invernale lascia il posto alla primavera

a cura della Redazione

Definizione di equinozio

La parola equinozio deriva dal termine latino aequĭnoctĭum, ossia notte uguale (al dì), e coincide col giorno dell’anno in cui la lunghezza del giorno è uguale a quella della notte. L’equinozio è il primo giorno di primavera. Segna il ritorno del Sole, delle temperature miti, delle belle giornate tiepide, dello sbocciare dei fiori. Entrambi i poli vengono raggiunti dal Sole; su tutta la Terra si hanno 12 ore di buio e 12 di Sole, che in questa precisa giornata sorge a Est e tramonta a Ovest.

L’equinozio cade tra il 18 e il 21 marzo a seconda dell’anno in questione, non è un evento preciso, questa volta si verifica il 20 marzo alle 4.06. La primavera inizia in questo momento e termina con il solstizio il 20 giugno. 

Riti e tradizioni

Da sempre si celebra il momento dell’ equinozio in quanto simbolo positivo di rinascita e di prosperità. Nell’Antico Egitto, con la festa di Sham el Nessim, collegata alla fertilità della terra, si organizzano pranzi all’aria aperta; in Giappone si visitano le tombe di famiglia e si sta con i parenti; in alcuni Paesi come l’Azerbaigian, l’Afghanistan, l’India, la Turchia, Zanzibar, l’Albania e diverse zone dell’Asia Centrale si celebra come una vera e propria festa nazionale.

A Milano, la festa della primavera  è El Tredesìn de Marz; una ricorrenza religiosa che poi diventa tradizione. Le vie centrali di Milano, precisamente i quartieri di Porta Romana e del Vigentino, si riempiono di banchetti di viole, di gerani e di rose. Per celebrare la fine dell’inverno vengono anche organizzati i Falò di San Giuseppe e il passaggio alla primavera viene manifestato bruciando un fantoccio, solitamente a forma di una strega.

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