Il cioccolato come simbolo di amore e romanticismo

Scopriamo perché questo alimento viene associato all’amore e alla festività di San Valentino, da sempre e per sempre

a cura della Redazione

Una scatola di cioccolatini come dichiarazione d’amore

Il cioccolato è da sempre sinonimo di passione e romanticismo, e da sempre è sicuramente uno degli immancabili simboli della festa di San Valentino. Una dichiarazione d’amore puro, autentico e dolce, che diventa uno dei regali più gettonati per la propria anima gemella in questa occasione.

La tradizione che lo accompagna

Le culture indigene, Maya e Aztechi in particolare, consumavano il cioccolato in forma di bevanda amara: macinavano i semi di cacao mescolandoli con acqua, peperoncino e farina di mais, per ottenere un drink cremoso e schiumoso. Il cioccolato era apprezzato come rimedio energizzante e carica di buon umore. In seguito, il capo Azteco Montezuma II ha iniziato a scoprire le proprietà afrodisiache di questo elemento: sembrava infatti che il cioccolato migliorasse le prestazioni sessuali dell’individuo, in termini di potenza e resistenza.

Più avanti, anche gli spagnoli hanno iniziato ad apprezzare non poco la bevanda al gusto di cioccolato, arricchendola di qualche dolcificante. Ben presto però, la Chiesa la dichiarò una bevanda peccaminosa e afrodisiaca, da mantenere segreta. Ecco che finalmente, quasi un secolo più tardi, Anna d’Austria regalò a Luigi XIII una scatola di legno decorata a mano contenente cioccolato, e da quel momento ha cominciato – e continua tuttora – ad essere un vero e proprio elisir d’amore.

Pare sia stato Richard Cadbury, dell’attuale famosissimo marchio omonimo, uno dei primi produttori ad aver collegato l’idea del cioccolato alla festa di San Valentino.

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