Il boom del mercato “second hand”

L’usato e il vintage sono "tornati di moda"

a cura della Redazione

Il valore odierno 

Oggi, nel mondo, il mercato dell’usato vale 120 miliardi di dollari, più del triplo rispetto al 2020, e ricopre tra il 3 e 5% di abbigliamento e accessori; percentuale che potrebbe crescere fino al 27% entro il 2023.

Perché si è spinti verso acquisti vintage?

I consumatori della Generazione Z si stanno dimostrando i più interessati all’acquisto di capi second hand. Il motivo? Sono attenti alle tematiche della sostenibilità, dell’esclusività e della convenienza, e questo li porta ad acquistare prodotti di seconda mano che tendenzialmente rispecchiano le tre caratteristiche citate. Per concretizzare e rendere trasparenti e veritiere queste tendenze, sono state fatte alcuni indagini ad hoc sui consumatori per comprendere il vero perché che sta alla base dei loro acquisti vintage: il 40% vede l’usato come un modo sostenibile per essere alla moda; tanti altri, in questi mercati, sono attratti dalla varietà e unicità dei prodotti, che spesso e volentieri sono capi unici e irripetibili.

Com’è cambiato negli anni questo mercato?

Se prima il mondo dell’usato era presente nei mercatini e sugli annunci nei giornali, oggi è prettamente online. Anche le motivazioni della rivendita di articoli dismessi da parte delle persone sono cambiate: oggi chi vende lo fa sicuramente ancora per fare spazio negli armadi e seguire una tendenza minimalista, ma soprattutto per dare una nuova vita agli oggetti senza fare del male all’ambiente. Il riciclo e riutilizzo della merce diventano i pilastri di una nuova mentalità green che per il consumatore di oggi è estremamente importante.

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