Il doppio fascino di Montreal

Paesaggi naturali che incantano gli occhi e il cuore, la dolcezza dello sciroppo d’acero, le giubbe rosse pronte a vigilare sull’ordine e la neve che scende copiosa durante i rigidi inverni. Il Canada è tutto questo e molto altro. Un’ulteriore caratteristica generalmente associata, a buon diritto, al paese soprannominato “il grande e bianco nord” è la passione per l’hockey su ghiaccio.

Lo sport prediletto dalla maggior parte dei canadesi a ottobre dovrà per qualche giorno cedere la scena a una disciplina molto diversa, celebre per la sua grazia e i movimenti che fanno sognare e tenere il fiato sospeso: la ginnastica artistica. Dal 2 ottobre 2017, infatti, si svolgeranno a Montreal i Mondiali 2017 di ginnastica artistica, un evento di 7 giorni che coinvolge oltre 500 ginnasti provenienti da 80 Paesi, richiamando sugli spalti o davanti agli schermi oltre 660 milioni di spettatori.

L’occasione è ottima tanto per ammirare le prove degli atleti quanto le bellezze che la capitale del Québec ha da offrire: una città che incarna una doppia anima; cultura anglofona e francofona si intrecciano e oggi convivono armoniosamente, così come si susseguono le stagioni dettando differenti ritmi e modi di vivere il fascino della città.

Autunno e inverno, come è facile immaginare, mettono a dura prova i turisti non abituati a raggiungere temperature, durante gli inverni più freddi, che sfiorano i -20°; ma Montreal è pronta a stupire grazie all’ingegnosità messa in atto per riuscire a far godere la città anche quando il clima si fa troppo pungente.

Il Réso è la risposta urbanistica dei canadesi all’esigenza di far fronte al clima inclemente dei mesi invernali, e consiste in una città sotterranea che si estende per 32 chilometri di passaggi e 12 chilometri quadrati di superficie, lungo i quali si incontrano musei, centri commerciali, hotel, università e mezzi di trasporto.

Ovviamente in superficie le attrazioni non mancano. Il simbolo della città di Montreal è la Basilique Notre-Dame, costruita nel 1829 sulle fondamenta di una chiesa dalle modeste dimensioni, che ad oggi è un’affascinante accostamento di intarsi sul legno, dipinti, sculture e vetrate colorate, senza dimenticare la più grande campana del Nord-America, Gros Bourdon.

Un’altra bellezza architettonica dall’indubbia imponenza è l’Oratoire St-Joseph (santo patrono del Canada), ubicato sul Mont-Royal. I devoti in pellegrinaggio che vogliono raggiungere l’edificio in stile rinascimentale devono salire in ginocchio i 300 gradini di legno recitando una preghiera per ogni gradino; per gli altri visitatori ci sono invece vie più “tradizionali”.

Una volta in zona ci si può godere il panorama dal Parc du Mount Royal, uno dei parchi più amati in tutte le stagioni. In autunno si può assistere allo spettacolo delle foglie d’acero che assumono l’iconico colore rossastro, mentre in inverno è possibile divertirsi pattinando sul lago ghiacciato.

Gli amanti della natura apprezzeranno sicuramente i giardini botanici della città, risalenti al 1931 e grandi 770.000 metri quadrati. I giardini e le serre sono tutti contraddistinti da un tema specifico, e ospitano piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo, accompagnando così i visitatori in un percorso educativo sull’orticultura.

Altri luoghi da visitare a Montreal sono la città vecchia e la sua Place Jacques-Cartier, il St-Laurent Boulevard, luogo simbolo dell’odierna convivenza tra la comunità francofona e quella anglofona e, per gli sportivi desiderosi di immergersi nella passione locale, la Hall of Fame dei Canadiens, celebre squadra di hockey fondata nel lontano 1909.

di Fabiana Althea Mazzariello

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