The Circle: conoscere è un bene, ma sapere tutto è meglio

Uscirà il 27 aprile nei cinema italiani The Circle, regia di James Pensoldt, tratto dal bestseller internazionale “Il cerchio” di Dave Eggers.

La pellicola segue le vicende della neo-laureata Mae Holland (Emma Watson), a cui viene offerta l’opportunità di lavorare in una delle più importanti aziende tecnologiche del mondo, The Circle. A capo di questa compagnia, Eamon Bailey, interpretato da Tom Hanks, uomo dotato di una grande capacità comunicativa e persuasoria.

Alla base del suo pensiero c’è la convinzione che l’umanità potrà migliorare se stessa solo se smetterà di avere segreti e darà l’accesso a ogni propria informazione personale. Mae conoscerà, dunque, i primi successi lavorativi, finendo però per ritrovarsi in una situazione molto pericolosa, per sé e per gli altri.

Nel cast, oltre ai due protagonisti, Karen Gillan (volto conosciuto ai fan della serie “Doctor Who”) nei panni dell’amica Annie, John Boyega, il nuovo amico Kaiden, Bill Paxton, nel ruolo del padre di Mae, e Patton Oswalt (Tom Stenton).

Il film dona una interessante prospettiva sul mondo della tecnologia e, soprattutto, sull’importanza della propria privacy, un tema di grande attualità in quest’epoca di progressi nel campo delle telecomunicazioni. Il forte imperversare dei social network nella nostra vita ci consente di restare collegati con moltissime persone, permettendo a queste di conoscere ogni nostro aspetto più intimo.

Una domanda, però, si fa strada nella nostra mente: è giusto sapere proprio tutto riguardo a chi ci circonda?

di Maria Giulia Gatti

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