Che i motori si scaldino: inizia il salone di Detroit

Primo salone automobilistico mondiale del 2015 con una grande missione: far girare bene i motori e i bilanci dei nuovi modelli e delle case automobilistiche più prestigiose del mondo. Il mercato americano è da sempre un grosso ammiratore della vecchia Europa, ma da anni oramai è sempre più competente sulle quattro ruote. Il Cobo Center ospiterà da oggi, 12 gennaio e per due settimane circa, l’esposizione più attesa per gli amanti del settore. Che cosa vedremo? Quali le novità per questo neonato 2015?

Per la Germania, il tridente BMW, Mercedes e Volkswagen promette grandi cambiamenti. La casa autoctona di Monaco stupisce con un restyling della sua M6. A Stoccarda si decide di puntare sui Suv e sulle station wagon. Ecco le due opzioni di cross over: la nuova GLE63 e GLC che manderà in pensione il Suv GLK. La nuova CLA shooting brake sarà la protagonista per la categorie station wagon. Casa Volkswagen stupisce presentando il nuovo Suv di Audi, il Q7. Disponibile anche nelle versioni Q7 e-tron dal motore ibrido.

In Svezia, Volvo ha deciso di trasformare la sua berlina S60 in una Cross Country per conquistare potenziali clienti tra Usa e Canada. Per una clientela più sportiva e che necessita di dimensioni più compatte, Fiat propone la versione Spider del biscione e la 500X di Fiat. Per guardare al Sol Levante si nomina Acura, parte del gruppo Honda. Pioniere della tecnologia, la casa giapponese ripropone la super car dei primi anni 90’ con un motore del futuro: un powertrain ibrido e tre motori elettrici.

E i padroni di casa? Cadillac, Chrevolet e Ford . Ora ci sono proprio tutti. Fondata a Detroit nel 1902, Cadillac ha in serbo la nuova CTS-V, si investe sul futuro in casa Chrevolet con la sua Volt ibrida elettrica dal design più “sexy” ed efficienza che le garantirà una maggiore autonomia nel chilometraggio. Focus RS, Mustandg e la mastodontica F-150 SVT è il triangolo che Ford rappresenta. Il Cobo Center ci svelerà le preferite del continente americano per questo 2015.

 di Elena Frattaroli

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