Himitsu, un lounge bar segreto firmato Tom Dixon

Il designer britannico Tom Dixon, dopo il grande successo di “The Restaurant”, si ripropone nel campo del food attraverso una temporary kitchen ispirata agli elementi della natura e presentata al Fuorisalone di Milano

Questa volta si trasferisce ad Atlanta per un nuovo progetto: un lounge bar dal nome orientaleggiante, “Himitsu”, che in giapponese significa segreto, in riferimento proprio alla riservatezza e la discrezione che si respirano nell’ambiente; il locale va ad affiancare il ristorante Umi Sushi e si presenta come ottimo post cena offrendo un sofisticato salotto notturno.

L’interesse per la progettazione va ben oltre la parte costruttiva. La curiosità di Dixon si è riversata anche sull’arte culinaria. Previamente si è infatti occupato di allestimenti di locali, come le cucine di Portobello Dock a Londra ubicate vicino agli uffici della Tom Dixon Ltd, non solo per amore del buon cibo, ma per potenziarne la teatralità. In fondo, come lui stesso afferma “un buon designer vive di esperimenti, la cucina non è così lontana dal design ed è anche scuola di umiltà”.

Ecco che per gli spazi di Atlanta ha scelto come punto focale il bancone bar in rame retroilluminato, materiale prediletto da Dixon, per un’area importante raggiunta da punti luce, al fine di mettere al centro della scena proprio il prodotto: il cocktail e la sua preparazione.

Il progetto di ospitalità è stato curato con la collaborazione del team Design Research Studio attraverso un mix di formalità nipponica e America proibizionista, giocando sui contrasti e sulle installazioni di pezzi, da sempre frutto della creatività dello stesso designer.

La palette cromatica di fondo è super dark, con predominanza del color petrolio ed impreziosita dalla brillantezza di metalli come il rame o l’acciaio cromato, per un ambiente davvero riservato. Le sedute avvolgono in un delicato velluto e i divani sono in morbida pelle combinata a materiali naturali; il tutto all’interno di uno spazio industriale con dettagli strutturali a vista.

Di grande impatto è l’installazione dei nuovi pendenti Melt, anch’essi opera di Dixon. Queste lampade dalle forme fluide sono studiate sul processo del metallo fuso e completano, attraverso effetti speciali, un gioco di luci & ombre, lucido & opaco, nelle diverse aree, tra spazi aperti e nidi di intimità.

di Silvia Fabris

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