Art Basel: quando il mondo celebra l’arte in tutte le sue forme

Appassionati d’arte del mondo, accorrete! Basilea torna ad essere, ancora una volta, il cuore pulsante dello scenario artistico mondiale grazie ad Art Basel. Dal 15 al 18 giugno, infatti, l’affascinate cittadina medievale sulle rive del Reno si tingerà dei colori vivaci dell’arte e della cultura e si farà scenario della 48esima edizione di questa fiera dal respiro internazionale, convogliando tutto il panorama artistico in un unico luogo.

Collezionisti, artisti, direttori di musei, curatori, ma soprattutto amanti d’arte si riverseranno in questi giorni per le strade della città pronti, come ogni anno, a partecipare a quello che ormai è diventato un vero e proprio incontro familiare, un’occasione unica per godere della straordinaria e selezionatissima offerta del mercato artistico internazionale e, allo stesso tempo, entrare in contatto con la realtà e i nomi di punta della scena artistica contemporanea e non.

Descritta da Vogue come “Il più bel museo temporaneo del mondo” e dal New York Times come una vera e propria “Olimpiade d’arte”, Art Basel è senza ombra di dubbio la più famosa tra le fiere d’arte internazionali. Un’intera settimana dedicata all’arte che mobilita tutta la regione con eventi, show, speaking ed esibizioni in programma.

Anche quest’anno, trecento tra le più famose ed importanti gallerie d’arte del mondo sfrutteranno l’occasione unica fornita dall’evento per presentare e mostrare i propri “pezzi da novanta”, esponendo opere moderne e contemporanee dalla qualità impareggiabile. Spazio all’arte, quindi, in tutte le sue forme: dipinti, installazioni, sculture, fotografie, video, stampe, film e lavori multimediali; niente è lasciato da parte purché contribuisca ad arricchire l’aria densa di emozioni che si respira. Un totale di oltre quattromila artisti, tra i più famosi maestri d’arte moderna e contemporanea, e le nuove leve appartenenti alle più recenti generazioni di artisti, pronti a sfoderare le loro opere e a permetterci di goderne a pieno.

Anche l’Italia, il nostro “Bel Paese”, fa sentire la sua presenza all’interno della manifestazione grazie alla partecipazione di alcune tra le più importanti gallerie italiane – sono ventuno quelle presenti nelle diverse sezioni della fiera –  e dei progetti da esse sponsorizzati, come ad esempio quello dell’indiano Subodh Gupta selezionato dalla Galleria Continua, che creerà, usando degli utensili da cucina, una capanna dove poi si svolgerà una performance culinaria. Estro ed originalità allo stato puro sono a far da padrone, soprattutto nella sezione Unlimited, in cui sono stati scelti il maggior numero di artisti italiani.

Nata nel 2000 e curata da Gianni Jetzer (curator-at-large all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington), la sezione raccoglie tutte quelle istallazioni, sculture, dipinti e videoproiezioni con dimensioni monumentali e costi di produzione altissimi. Quest’anno conterà ben 76 progetti, contro gli 88 del 2016, vedrà artisti emergenti affiancati ai big name del settore, e ci offrirà l’occasione di ammirare opere pensate e realizzate appositamente per l’occasione, rispolverando nel frattempo opere storiche riproposte al pubblico dopo decenni.

I nomi italiani che prenderanno parte a questa sezione sono sette: Yuri Ancarani, con i suoi film dal respito internazionale, Francesco Arena, Massimo Bartolini, Paolo Icaro, Enrico Castellani, star del mercato dell’arte italiana a livello mondiale, e Pier Paolo Calzolari, che aveva già partecipato tra gli Unlimited nel 2012.

Non è difficile capire, allora, come mai si tratti della meta preferita di tutti gli appassionati d’arte. Quando ad essere garantite sono un’elevata qualità, una grandissima varietà ed una partecipazione worldwide di artisti e personaggi di spessore, non c’è da stupirsi della grandissima affluenza. Art Basel non è solo un viaggio attraverso la storia dell’arte, ma un’occasione di confronto e di dibattito con le correnti e ricerche estetiche contemporanee.

Le aspettative sono altissime, e tutti si aspettano che anche quest’edizione riesca a tener testa alle precedenti. Una cosa è certa: Art Basel è senza ombra di dubbio l’occasione perfetta per preservare il valore e l’importanza dell’arte, così da poter vivere con la certezza che, nonostante tutto, nel futuro essa potrà continuare a vivere senza tempo, salva da ogni imprevisto.

di Martina Testa

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