Stella Jean: un viaggio alla scoperta dei colori del mondo

Stella Jean

La collezione della stilista italo-haitiana Stella Jean porta sulla passerella cromie di paesi lontani come Africa, Polinesia e America Latina

Viaggiare apre la mente e distrugge barriere culturali. Esplorare nuovi mondi trasforma il modo in cui guardiamo e percepiamo la realtà. E ogni volta, nella via del ritorno, portiamo a casa bagagli pieni di creatività, ispirazione e consapevolezza. Questa concezione etica e poco turistica del viaggio, affiancata a una conoscenza e commistione di diverse etnie, è alla base della moda di Stella Jean.

Nell’ultima giornata di Milano Fashion Week, la stilista porta in passerella la sua collezione FW 2019-2020: un viaggio alla scoperta dei colori del mondo. Ancora una volta paesi come l’Africa, Haiti, l’America Latina e la Polinesia diventano protagonisti.

Questa nuova collezione della stilista italo-haitiana è la materializzazione estetica di un nuovo Grand Tour che coinvolge le viaggiatrici della nostra società. Dalla fine del Settecento, giovani borghesi cominciarono un viaggio esplorativo, un tour appunto, alla scoperta delle capitali europee e della loro storia, arte e cultura. Con Stella Jean siamo di fronte a un tour che però ci porta verso nuove mete esotiche. Scopo? L’apertura alla diversità etnica e la conoscenza della stessa, per una società senza pregiudizi o barriere.

La moda di Stella Jean non è mai frivola o banale. La stilista grida al mondo il suo pensiero tramite le sue collezioni. Sul catwalk prende vita un’eroina moderna, portavoce dell’importanza dell’incontro tra culture e paladina di una visione meno Occidente-centrica della vita. Lei è la SHEften di Stella Jean.

Stella Jean, tonalità accese e moda etica per il prossimo A/I 2019-20

Per il prossimo inverno, il guardaroba previsto per la SHEften da Stella Jean propone una vasta scelta cromatica. Una palette dalle tonalità accese, intense, contrastanti. Perché in fondo non serve una divisione di nuances invernali o estive: le quattro stagioni sono sempre presenti se si guarda l’intero globo. Il rosa e il verde sembrano i colori preferiti di questa collezione. Tuttavia non mancano il rosso, il blu, l’arancio, il bianco e il nero.

Le silhouette sono morbide, con tagli a volte maschili. Le lunghezze midi o maxi. Trench e gonne  a ruota sono annodati in vita, cappotti, maglioncini a collo alto, blazer, abiti lunghi, pantaloni a zampa di elefante, abitini con volant e gonne e giacche in ecopelle si alternano in una danza di colori armonica e mai noiosa. I tessuti diventano tele su cui compaiono pennellate che seguono un’idea di tartan o vere e proprie illustrazioni che ricordano vagamente Gauguin.

Una particolare attenzione va, infine, alla parte conclusiva della sfilata. Sulla passerella irrompono le cinque T-Shirt della capsule collection in collaborazione con Pinko per il progetto Treedom. Treedom è una piattaforma online da cui è possibile acquistare un albero con un click e permetterne la piantagione. Dal 2018 Pinko ha cominciato a collaborare con Treedom dando vita alla Pinko Forest.

La piantagione conta circa 10.000 alberi tra cui piante di manghi, banane, avocado, macadamia. La moda ha qui un forte sostegno ambientale, e Stella Jean, da sempre pioniera di una moda etica, non poteva non prendere parte all’iniziativa. Le quattro tee ispirano le loro illustrazioni agli alberi della Pinko Forest. Sono state prodotte con tecniche eco friendly e i tessuti utilizzati sono di materiale organico.

 

di Debora Lupi

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