“Una figlia”: il nuovo film di Ivano De Matteo che scava nelle pieghe più profonde del legame tra genitori e figli

Cosa sei disposto a fare per proteggere tua figlia? Un film intenso che scava nei legami familiari, tra amore, paura e desiderio di controllo.

a cura della Redazione

Arriva oggi nelle sale Una figlia, il nuovo film di Ivano De Matteo con Stefano Accorsi e Ginevra Francesconi, una storia familiare intensa e a tratti spietata, che si muove tra amore assoluto, fragilità e perdono. Un film che parla con delicatezza e dolore di legami che cambiano, si spezzano, provano a ricucirsi.

Pietro è un uomo che ha cresciuto da solo la figlia Sofia, dopo la perdita prematura della moglie. I due vivono in un equilibrio profondo e affiatato, costruito su anni di vicinanza e mutua dipendenza. Ma l’ingresso di una nuova donna nella vita di Pietro incrina qualcosa. Per Sofia, quell’amore paterno che sembrava eterno e inviolabile inizia a vacillare, e la reazione sarà molto più che una semplice ribellione adolescenziale.

Una figlia mette in scena un conflitto generazionale, ma anche un confronto tra verità scomode e silenzi mai affrontati. È un racconto che si prende il suo tempo per farci entrare nei pensieri, nelle paure e nelle contraddizioni dei suoi personaggi, evitando scorciatoie drammatiche.

Ivano De Matteo torna a raccontare la famiglia con uno sguardo che non giudica, ma osserva con partecipazione. La sceneggiatura è asciutta e tagliente, e lascia spazio alle emozioni sotterranee, quelle che a volte faticano a trovare voce ma che determinano tutto.

Presentato in anteprima al Bif&st – Bari International Film Festival 2025, Una figlia ha ricevuto ottimi riscontri dalla critica, soprattutto per la capacità di affrontare temi complessi senza cadere nel melodramma, e per la delicatezza con cui racconta un passaggio cruciale: quello in cui i figli iniziano a vedere i genitori come esseri umani, fallibili e imperfetti.

Un film che lascia addosso domande, non risposte. Che parla di amore, ma anche di potere, di controllo, di paura dell’abbandono. Che ci ricorda quanto sia difficile, a volte, fare pace con le scelte degli altri, anche quando sono fatte per amore.

E alla fine, più che una storia su un padre e una figlia, Una figlia è una storia sul diventare adulti. Su come ci si allontana, e su come, forse, si può tornare a riconoscersi.

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