La Salomè di Strauss alla Scala

SALOME

Il 20 marzo alle 20:00 verrà trasmessa in diretta su Rai5 la prima nuovissima produzione scaligera post-lockdown: Salomè, un’opera adatta all’occasione (ci sono solo pochi personaggi in scena ed è così più semplice mantenere il distanziamento) e che ha fatto la storia della Scala di Milano.

Non di solo pane vive l’uomo!

Nonostante la chiusura di tutti i teatri la Scala non può e non deve fermarsi, e con quest’opera ce lo dice forte e chiaro: non di solo pane vive l’uomo! La protagonista di questa storia immortale verrà interpretata dalla magnifica Elena Stikhina, che farà il suo debutto alla Scala proprio in quest’occasione accompagnata dalle voci di Wolfgang Koch come Jochanaan, Gerhard Siegel come Herodes e Linda Watson come Herodias.

La regia è invece affidata a Davide Micheletto, uno dei rappresentanti più prestigiosi della nuova scena teatrale italiana, che aveva già debuttato nel teatro milanese con La scala di seta. Al fianco di questo talentuoso regista ci saranno altri prestigiosi professionisti: lo scenografo Paolo Fantin, la costumista Carla Teti, il coreografo Thomas Wilhelm.

L’immortale musica di Strauss verrà diretta da un’altra interessante personalità della scena odierna: Zubin Mehta, che proprio con Salomè aveva debuttato alla Scala nel lontano 1974 e che ha lavorato con mostri sacri dell’arte come Luchino Visconti, genio nostrano conosciuto in tutto il mondo.

La Scala e Salomè: una storia d’amore di lunga data

Quella tra la Scala e la Salomè di Strauss è una storia di lunga data: la prima rappresentazione di quest’opera avvenne infatti nel 1928 e venne diretta dal compositore stesso, ritroviamo poi Salomé nel 1941 diretta da Gino Marinuzzi in alternanza con Nino Sanzogno e forse la più indimenticabile e iconica rappresentazione della pièce, quella del 1945 dopo il bombardamento del Piermarini.

Dunque la rappresentazione di Salomè alla Scala si carica di significati, di emozioni che vanno aldilà del nostro tempo e dell’opera stessa: in una Milano fortemente colpita dagli eventi di oggi (come lo fu da quelli di allora), il Teatro vuole lanciare un messaggio potente: oggi come allora, torneremo a vivere!

 

di Alessandra Baio

Lascia un commento

Your email address will not be published.