Da Tiziano a Rubens: l’arte fiamminga e veneziana a Palazzo Ducale

Da Tiziano a Rubens

Da Tiziano a Rubens: quando, dove, cosa e come

Dal 5 ottobre 2019 al primo marzo 2020, presso il Palazzo Ducale di Venezia, sarà ospitata la mostra Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe. L’esposizione è curata da Ben Van Beneden, direttore della Rubenshuis di Anversa, e comprenderà oltre 140 pezzi provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. Tutte le opere appartengono al periodo di tempo compreso tra il XVI e il XVII secolo. Questo arco temporale si apre con l’operato del maestro Tiziano Vecellio e si chiude con quello di Peter Paul Rubens. Non si tratta esclusivamente di pezzi provenienti da musei italiani, ma anche dalle Fiandre. Alcuni di essi furono realizzati, al tempo, nella stessa città di Venezia, e solo oggi hanno la possibilità di essere ammirati nella loro patria natale.

Asse Venezia – Anversa: la storia dietro l’esposizione

Da Tiziano a Rubens porta sotto gli occhi dello spettatore e rievoca oggi quell’antico legame che univa Venezia e le Fiandre. È infatti noto come, tra fine Cinquecento e inizio Seicento, tra Venezia e Anversa si fosse originato un asse di intensi scambi commerciali, specialmente in ambito artistico. Il commercio permetteva a entrambi i popoli di arricchirsi di nuove conoscenze, usi e tradizioni  differenti. Le culture si mischiavano, dando vita a stili artistici contaminati. Non solo scambi commerciali, ma anche i viaggi-studio in Italia erano frequenti da parte degli artisti provenienti dal Nord Europa. Un caso esemplare è quello del pittore Theodore van Loon che, dopo aver studiato a Roma, divenne uno dei primi caravaggisti a Bruxelles.

Artisti e opere: cosa non perdersi in mostra

La mostra si dispiega per le splendide Stanze del Doge nel Palazzo Ducale. Tra le numerose opere dei maestri, da non perdere è il “Ritratto di giovane donna con una catena” di Rubens, esposto al pubblico per la prima volta dopo il suo ritrovamento 10 anni fa. Sempre restando in area fiamminga, tra i discepoli di Rubens presenti in mostra vi sono i noti Antoon van Dyck e Jacques Jordaens, di cui è esposto il meraviglioso “Amore di Cupido e le Psiche”. Come nomi femminili compaiono Michaelina Wautier e Clara Peeters.
Sul fronte veneziano, non si può perdere la pala d’altare “L’angelo annuncia il martirio a Santa Caterina d’Alessandria”, realizzata da Tintoretto per la chiesa di San Geminiano a Venezia. Il dipinto non era mai stato conservato ed esposto in laguna dacché la chiesa che lo ospitava fu demolita, nel 1807. Data la qualità delle opere presenti in Da Tiziano a Rubens, se ne si ha l’opportunità, non si può non visitare la mostra. Soprattutto, non si può perdere la possibilità di confrontare dal vero l’arte fiamminga con quella veneziana, per imparare la storia dell’arte toccandola con mano.
 
di Chiara Pellini

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