Forever Is Now trasforma Giza in un museo a cielo aperto

A Giza torna la quarta edizione di Forever Is Now, dove artisti contemporanei esplorano temi di pace e unità attraverso le loro installazioni

a cura della Redazione

Chiudi gli occhi e immagina di camminare tra le piramidi d’Egitto, ma con un aspetto alternativo: accanto ai monumenti antichi, opere d’arte contemporanea di artisti internazionali trasformano il paesaggio in una fusione unica tra passato e futuro.
Dal 24 ottobre al 16 novembre 2024, la quarta edizione di Forever Is Now trasforma l’area archeologica di Giza in un museo a cielo aperto, grazie alla visione artistica di Art D’Égypte, sostenuta dal Ministero della Cultura e dell’UNESCO. 

Un museo nel museo

Forever Is Now si distingue per il suo tema audace: ogni visitatore è invitato a diventare un “archeologo moderno”, usando la creatività per scoprire nuovi strati di significato negli elementi della quotidianità. Questa è l’idea di Nadine Abdel Ghaffar, fondatrice di Art D’Égypte, che ha curato l’evento con l’intento di aprire nuovi canali di comunicazione tra passato e presente. Quest’anno, per la prima volta, ci saranno artisti dall’Asia, creando un ponte culturale senza precedenti. Ghaffar afferma: “L’esposizione di quest’anno è particolarmente speciale perché per la prima volta ospitiamo artisti provenienti dall’Asia, aprendo così nuovi dialoghi e connessioni al di là delle frontiere.”

L’arte come strumento di unione

Al centro della scena ci sono le opere di artisti come il coreano Ik Joong Kang e la canadese-libanese Marie Khouri, che usano simboli e linguaggi universali per evocare temi di pace e unità. Kang, con il suo progetto Four Temples, presenta quattro strutture che ricordano i templi egizi, unendo passato e futuro. La sua installazione include la canzone coreana Arirang, scritta in quattro lingue, come messaggio di pace globale.
Marie Khouri invece presenta la sua opera I Love, parte della sua serie basata sull’alfabeto arabo. Le sue sculture dalle linee sinuose richiamano le curve della calligrafia araba, portando un messaggio di amore e inclusione. Ogni dettaglio è scolpito a mano, in un processo che rievoca la tradizione mentre abbraccia una prospettiva moderna.

Progetti speciali e cinema egiziano

Accanto alle installazioni principali, questa edizione include anche due progetti speciali. L’artista egiziano-americano Hassan Ragab, sostenuto da Meta, esplora il potenziale dell’arte attraverso l’intelligenza artificiale. L’artista saudita Daniah Al Saleh propone invece un’installazione video che omaggia l’epoca d’oro del cinema egiziano, trasportando il pubblico nei decenni tra il 1940 e il 1960. Con un tocco nostalgico, la sua opera esplora il potere del cinema nell’influenzare percezioni di amore, moda e identità collettiva.

Forever Is Now è un evento che porta la storia millenaria dell’Egitto a dialogare con l’arte contemporanea. E mentre le piramidi restano custodi di un passato lontano, l’arte le avvolge in un presente che guarda al futuro, ricordandoci che, come la storia, l’arte ha il potere di unire epoche e culture.

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