Regista e attrice, Monica Guerritore e il suo atto d’amore per Strehler

Monica Guerritore torna a teatro dopo un anno di pandemia in veste di regista e attrice della pièce teatrale “L’anima buona” di Sezuan

Monica Guerritore rende omaggio alla regia di Giorgio Strehler in veste di attrice e regista dirigendo la pièce teatrale e interpretando i due personaggi principali de L’anima buona di Sezuan. Il capolavoro del teatro epico racconta la storia fantastica di una prostituta, volendo trasmettere un grande insegnamento…

“L’anima buona” di Sezuan è un’opera in cui tu rendi omaggio all’opera di Strehler, messa in scena nell’81 come seconda volta. La Monica Guerritore dell’anno scorso che è tornata a teatro dopo un anno di pandemia, com’è cambiata? 

Noi artisti abbiamo tanta voglia dentro di raccontare le nostre storie, le nostre favole o, come nel caso de “L’anima buona”, le nostre parabole. Il pubblico ha bisogno di noi soprattutto in questo momento, per assistere a una favola come questa: una prostituta dall’animo buono che ospita tre Dei che le regalano dei soldi con i quali compra una piccola tabaccheria in un paese poverissimo. Qui, tutti hanno fame e tutti vanno da lei. Quindi, si deve vestire da cugino cattivo perché è impossibile essere sempre buoni con gli altri e anche con se stessi. Questa è una cosa che dopo la pandemia tutti noi sentiamo molto: c’è una tale infelicità che tendiamo a essere cattivi, perché dobbiamo difendere quel poco che abbiamo. Andando a teatro e immergendosi negli spettacoli ti rendi conto di cosa sta succedendo a tutti noi. 

Come sei riuscita a immedesimarti in questo dualismo? Che percorso hai fatto?

Avevo Andrea Jonasson che l’aveva fatto prima di me. Io avevo trovato delle immagini molto belle, e lei è venuta a fare le prove, quindi l’impostazione è quella di Strehler. In più, c’è il diario delle prove dove Strehler indica quello che è il teatro epico Brechtiano, che altro non è che far capire al pubblico che cosa quel personaggio vuole. Infatti, a un certo punto lei comincerà ad assumere tutte le forme che i cattivi hanno. Ma è come la commedia dell’arte: lei non è cattiva dentro, sta facendo la cattiva.

Se Strehler ti vedesse oggi?

Credo che sarebbe molto contento, e questa è la cosa che mi rende più felice. Ricordo che mi diceva sempre: “Monica, tieniti il tuo talento e segui tutti i miei insegnamenti”. E io ho fatto così.

Una fortuna immensa…

Immensa. Le lettere e i testi non danno l’idea di cos’è Strehler, è soltanto vedendo l’opera teatrale che capirete che cos’era!

Un ringraziamento speciale a Monica Guerritore per la gentilezza e disponibilità, augurandole il meglio per tutti i suoi progetti futuri.

di Martina Tronconi

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