Manintown a Pitti: la modernità di Saraghina e l’heritage di L.L.Bean

Manintown sbarca a Pitti in compagnia. Il web (e adesso anche paper) magazine porta a Firenze lo sguardo del gentleman di città, e lo fa con due collaborazioni che spaziano fra modernità e heritage. Proprio come si confà ad un cittadino del mondo, sempre a caccia di nuovi orizzonti.

La proiezione nella contemporaneità la dà Saraghina Eyewear, brand romagnolo che per Manintown realizza due modelli di occhiale da sole logati. Il nome del magazine fa infatti capolino sulle lenti, a scelta nella doppia sfumatura giallo/viola o grigio/arancio. La montatura in nylon nera è leggerissima (non esageriamo a dire che sembra di non averli sul naso), frutto di una manifattura all’avanguardia. Il design strizza però l’occhio agli anni ’70, così come l’irresistibile confezione in latta con il suo pescetto occhialuto, da collezionare.

Heritage, tradizione, è invece la parola d’ordine di L.L.Bean, centenario marchio di outdoor wear americano al suo debutto in Italia. E quale posto poteva essere migliore per festeggiare il patrimonio culturale di un’autentica trattoria fiorentina? Da Coco Lezzone, fra bicchieri di Chianti e piatti di ribollita, sono andati in scena i classici del marchio del Maine. Il must have? Il Bean Boot, stivale con il gambale in pelle color cammello e la tomaia in gomma testa di moro. Se vi sembra di averlo già visto in giro è perché potrebbe definirsi il padre di tutti i boots da campagna rivisitati per la città. E ancora, zaini perfetti per una gita in montagna, camicie a stampa tartan, accessori, tutto rigorosamente handmade.

Un selfie ultramoderno o una passeggiata nel bosco? Il gentiluomo di Manintown sembra pronto per entrambi.

di Martina Faralli

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