Per la primavera-estate 2026, Massimo Giorgetti lancia un manifesto adrenalinico con la nuova collezione uomo di MSGM, un invito a sentire il mondo scorrere sotto le ruote — e sotto la pelle. “I Feel the Rush” non è solo un titolo: è un ritmo interiore, un respiro affannato che si fa gioia, una corsa che diventa rito. La bike life è il cuore pulsante di questa narrazione, non tanto come sport, ma come linguaggio esistenziale. La bicicletta, in MSGM, è strumento di trasformazione: scava nel corpo e libera la mente.
Giorgetti mette in scena un’estetica di contrasti dinamici: la velocità e l’immobilità, la natura e l’asfalto, il gesto sportivo e l’emozione privata. Le maglie ciclistiche iconiche – rosa e gialla – evocano il mito delle grandi corse, affiancate da grafiche autentiche, tratte da fotografie reali scattate dallo stilista durante le sue uscite in bici. È una moda che racconta l’esperienza vera, quella che si fa sudore, paesaggio, fiato corto e stupore.
Il tailoring si piega al corpo, si lascia contaminare dall’ibridazione con lo sportswear: la camicia si fa mesh, il nylon e la Cordura raccontano storie di strada e sole, il denim porta su di sé tracce di erba, fango e terra, come se fosse vissuto più che disegnato. Non c’è estetica della perfezione, ma verità materica, fatta di colori spenti, smorzati, come polvere sui vestiti. Il guardaroba è una tappa: funzionale, leggera, consapevole.
L’installazione nello store MSGM a Milano, curata dal collettivo Fosbury Architecture, azzera l’ambiente per mettere al centro solo la collezione: una scatola bianca invasa da materiali grezzi, dove a parlare sono i capi, i volti veri dei biker del collettivo 24.7 Fastiife, i gesti autentici di chi la strada la percorre davvero.
Con questa collezione, Giorgetti firma una moda che non vuole essere vista, ma vissuta. Una corsa che non chiede applausi, ma presenza. E un’estetica che, come l’endorfina, si attiva solo se ci credi fino in fondo.