Etro e il suo viaggio tra le epoche
Amanti del fashion, in questi giorni si possono ammirare sfilate e party esclusivi in ogni Ig Story postata dai nostri fashion blogger preferiti, che col naso all’insù hanno ammirato e ci hanno fatto vivere le novità della Moda Uomo 2020 di Milano. Un weekend all’insegna del lusso quello appena trascorso, fra abiti sempre più innovativi e al tempo stesso pronti a richiamare sempre più la tradizione.
È il caso di Etro, che ha portato in passerella un vero e proprio viaggio tra le epoche. La location, Garage Paullo di Milano, si è presentata come un saloon d’altri tempi, costernato sullo sfondo da quadri della collezione d’arte di famiglia, atti a rendere questa collezione ancora più magica. Kean Etro, direttore creativo del brand, ha dato vita, per questa edizione della Fashion Week, ad una delle più belle e coerenti collezioni uomo mai viste prima.
Etro: una sfida di tradizione sentimentale
La sfida della nuova collezione di Etro è stata quella di rendere ogni capo una protezione e un messaggio, il racconto dell’uomo del suo legame con gli antenati ma, soprattutto, con la terra e con la natura. È un gentiluomo country di campagna, infatti, l’uomo mandato in passerella da Etro; un cavallerizzo appena tornato dal suo giro quotidiano nella proprietà, con pantaloni comodi e boots al ginocchio, cappotti molto simili a dei plaid e completi dal taglio lineare con giacche in velluto o in lana.
Una collezione da un profondo significato quella della stagione Autunno/Inverno 2020-2021 del brand, che possiamo definire affettuosa, e che come ogni forma di affetto, si trasforma in un messaggio famigliare di pace e di bellezza. Un’estetica completamente alternativa per l’uomo del 2020, che guarda al futuro rimanendo comunque legato alla tradizione e alle radici dei suoi avi. E fra ciò che è risultato più instagrammato e apprezzato della sfilata di Etro, oltre al cappotto di lana a pelo lungo maculato, è stato Jon Kortajarena, guest star da ben 2.5 milioni di followers.
di Amalia Malagrinò
