Casa Bianca nel mirino: due agenti colpiti a Washington

Un attacco improvviso mette in allerta Washington e riaccende il dibattito sulla sicurezza nazionale.

a cura della Redazione

Un pomeriggio di tensione ha scosso Washington, quando due membri della Guardia Nazionale sono stati colpiti da colpi d’arma da fuoco a pochi metri dalla Casa Bianca. L’attacco, improvviso e violento, ha riportato l’attenzione sulla sicurezza nel cuore della capitale americana. Un sospetto è stato fermato poco dopo, in uno scenario che ha immediatamente innescato un dibattito nazionale.

L’agguato nel cuore di Washington

La sparatoria è avvenuta nei pressi della stazione di Farragut West, a breve distanza dal perimetro presidenziale, poco dopo le 14:15 ora locale. I due militari della Guardia Nazionale, impegnati nel servizio di pattugliamento, sono stati colpiti da più spari in quello che le autorità definiscono un vero e proprio agguato. Fonti ufficiali hanno confermato che entrambi sono rimasti gravemente feriti e trasportati d’urgenza in ospedale. La dinamica, secondo i primi rilievi dell’FBI, indica un attacco rapido, intenzionale e basato su un momento di vulnerabilità dei militari coinvolti.

Fermato il sospetto: chi è Rahmanullah Lakanwal

Poco dopo la sparatoria, gli agenti hanno arrestato un uomo identificato come Rahmanullah Lakanwal, 29 anni, di origine afghana. Nell’arresto c’è stato un ulteriore scambio a fuoco, al termine del quale il sospetto è stato ferito e preso in custodia. Secondo le ricostruzioni iniziali, Lakanwal era arrivato negli Stati Uniti nel 2021 attraverso il programma di accoglienza per gli afghani collaboratori delle forze americane, ottenendo l’asilo nel 2025. Nonostante questo passato, il movente resta ancora poco chiaro e l’FBI sta indagando per capire se si tratti di un atto isolato, ideologico o collegato a gruppi esterni.

Reazioni politiche e aumento della sicurezza

L’episodio ha immediatamente incendiato il dibattito politico statunitense. L’amministrazione ha annunciato la sospensione temporanea dei nuovi ingressi dal programma afghano, mentre diversi esponenti del governo hanno sottolineato la necessità di rivedere i processi di screening alla luce dell’attacco. Intanto, Washington è stata messa sotto controllo rafforzato con l’invio di ulteriori contingenti della Guardia Nazionale. Le prime dichiarazioni ufficiali hanno definito l’evento “un atto deliberato”, lasciando intendere un’attenzione massima sulle verifiche legate alla radicalizzazione.

Le indagini e ciò che resta da chiarire

Nonostante il fermo del sospetto, molti punti restano aperti. L’FBI sta ricostruendo gli spostamenti e i contatti recenti dell’uomo, mentre gli investigatori analizzano l’arma e il suo percorso di acquisto. Resta cruciale anche il quadro clinico dei due militari coinvolti, tuttora ricoverati in condizioni critiche. Le autorità federali hanno stabilito che l’evento verrà trattato come “ambush shooting”, un attacco premeditato, ma non hanno ancora escluso alcuna pista.

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