The Japanese by The Chedi: il Giappone seduce in alta quota

Situato ad Andermatt, il The Japanese by The Chedi è l’ultima chicca gastronomica pronta a sedurre gli amanti della cucina giapponese di alto livello

Situato ad Andermatt, comprensorio sciistico perla delle Alpi Svizzere, il The Japanese by The Chedi è l’ultima chicca gastronomica 1 stella Michelin pronta a sedurre gli amanti della cucina giapponese di alto livello.

In alta quota si possono trovare meraviglie nascoste, e il The Japanese by The Chedi è una di quelle. Il The Chedi Andermatt è considerata la mecca dei viaggiatori che vogliono concedersi il lusso di un soggiorno dove nulla è lasciato al caso, adatto sia nel periodo invernale per gli amanti dello sci grazie all’harb ski in/ski out, che durante la stagione estiva, dove con il suo campo da golf da campionato 18 buche si rivela lo svago ideale dei golfisti chic. All’interno della struttura non manca inoltre l’attenzione alla cura mind and body, soddisfatta dalla The Spa & Health Club, con piscina panoramica interna, piscina riscaldata esterna e palestra di ultima generazione. 

La rivoluzione del lunch spot con The Japanese by The Chedi

In cima al monte Gütsch, a 2300 metri di altitudine, sotto l’attenta direzione dell’Executive Chef Dietmar Sawyere nasce il fratello del già detentore di una stella The Japanese, culto della tradizione culinaria  nipponica, situato all’interno dell’hotel The Chedi. Il nuovo rifugio gourmet si preannuncia una nuova sfida da affrontare per Chef Sawyere, che è determinato a non deludere i palati degli ospiti interni all’hotel, dei personaggi dello showbiz che soggiornano in qualsiasi periodo dell’anno nell’esclusiva località di Andermatt e, novità da non tralasciare, la gente “comune” che vuole provare un’esperienza unica nel suo genere. Proprio per quest’ultimo motivo ha voluto realizzare un menù più accessibile.

Progettato dall’architetto londinese Christina Seilern, il locale è contraddistinto da dettagli che fanno pensare subito al tocco di una donna, esonerata dal cadere nella trappola della banalità. Elegante e raffinato, si presenta come la reinterpretazione in chiave contemporanea della tipica architettura alpina, dove i maliosi camini aperti accolgono caldamente gli sciatori dopo una giornata sulle piste, regalando agli occhi il maestoso spettacolo delle montagne del Gottardo, che si ergono al di fuori delle ampie finestre che filtrano la luce naturale.

L’ars coquendi giapponese dell’ultima novità innevata  

Il The Japanese by The Chedi si prepara a rivoluzionare e imporsi come meta irrinunciabile per pranzi gourmand tra grandi classici e menu rivoluzionari, prestando attenzione al concetto di sostenibilità, sempre più ricorrente negli ultimi anni. L’Executive Chef Sawyere ci tiene a sottolineare come, seppur si tratti di uno stile moderno di cucina giapponese, non si transige sullo spirito e l’autenticità della tradizione nipponica. Gli adattamenti fatti attingendo alle influenze della cucina mitteleuropea aggiungono soltanto punti in più, dando vita ad un risultato ancora più intrigante. 

Le proposte al The Japanese, come di consueto, si articolano in percorsi degustazione e menu à la carte. Per coloro che vogliono assaporare il Giappone al 100% , l’ideale è optare per il menu degustazione Kaiseki. Gli ospiti che non vogliono impegnarsi in un percorso così importante, possono scegliere tra le tre Shidashi Bento Lunch, una rivoluzione della classica bento box. In questo modo si ha l’opportunità di assaggiare varie pietanze in una sola volta, facendo godere, oltre alle papille gustative, anche la vista, data l’elegante mise en place; le sei pietanze abbandonano il concetto di piccola scatola per trasferirsi in sei deliziosi piatti giapponesi in ceramica fatti a mano. 

In una location così inconsueta non è inusuale domandarsi come sia possibile avere tutte le materie prime al fine di non compromettere il prestigio e la qualità dell’offerta, ma quando si tratta di chef Sawyere sono pensieri facilmente rimovibili dalla mente. La sua gavetta l’ha portato in giro per il mondo sin da giovane, insegnandogli a scoprire in primis cosa offre il territorio intorno a lui, e solo successivamente a chiudersi nel suo regno per studiare piatti perfetti e armonici nei sapori e nei colori. 

Al The Japanese infatti, la reperibilità della materia prima non è complicata, in quanto vi è largo uso di prodotti locali, anche quando si tratta di carne, come per il prestigioso manzo Wagyu allevato nelle limitrofa Valle Orsera. Lo chef Dietmar Sawyere, nonostante i suoi innumerevoli successi, non dimentica che dedizione, passione e sacrificio non bastano per raggiungere risultati di un certo livello, specie a 2300 metri! Il team è fondamentale, e solo grazie a una veduta univoca si può arrivare a conquistare il riconoscimento della Rossa e accaparrarsi i volti soddisfatti dell’esigente clientela. 

Il The Japanese (salvo condizioni atmosferiche) nella stagione invernale è aperto dal lunedì alla domenica dalle 11 alle 15.

di Agnese Pasquinelli

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