Ettore Fila debutta con Unique Unico

Unique Unico permette di scoprire e assaporare il meglio dell’arte artigianale dolciaria piemontese, tra estetica ed eccellenza culinaria

Il goloso progetto di Ettore Fila

Un uomo la cui vocazione verso l’eccellenza ha origini ben solide; bisogna tornare indietro nel tempo per conoscere la storia di Ettore Fila. Un salto nel passato che ci porta agli inizi del Novecento, quando la famiglia Fila ha gettato l’ancora nel mondo dell’imprenditoria del settore tessile e, per tre generazioni, non ha fatto altro che impinguare l’universo del “bello e di buona fattura”. 

Ettore, con lo stesso DNA del padre Giansevero, conserva l’amore verso l’artigianalità, la bellezza e l’appeal estetico legati alla regione del Piemonte. Figlio d’arte, sì, ma con le idee chiare su ciò che voleva fare, tanto da gettarsi in un progetto molto goloso in grado di unire le passioni familiari: Unique Unico

Unique Unico ha come mission la valorizzazione di un nuovo concetto di food, basato sull’attuale mood di osservare scrupolosamente prima di assaggiare. Per dirla in breve, anche l’occhio vuole la sua parte.

Ettore ha fatto fede agli insegnamenti ricevuti sin da bambino, come la disciplina e l’attenzione all’unicità – caratteristica imprescindibile se si vuole dar vita ad accostamenti singolari – ed è così andato a scavare nella storia della tradizione dolciaria piemontese, confrontandosi con i maestri del settore, per collocarla in questo innovativo progetto, Unique Unico, che vuole selezionare le eccellenze piemontesi dando loro una nuova vita, reinventandone la forma e i gusti con materie prime di elevata qualità.

Nuove esperienze per le papille gustative

Dimentichiamoci un istante il vecchio canestrello biellese e il cioccolatino tanto amato da grandi e piccini, il gianduiotto. Se il primo ha una storia settecentesca alle spalle, una ricetta mai toccata negli anni, dove la purezza del cioccolato fondente si lascia abbracciare da due cialde croccanti, la nuova interpretazione vede protagonista una bomba di piacere in versione mignon, realizzata artigianalmente da produttori locali e per la quale è stato coniato il nome di Canestrellino.

Il Canestrellino non si differenzia solo esteticamente dal suo predecessore; al suo interno infatti, Ettore Fila ha voluto aggiungere l’Oro Rosso di Navelli: sua maestà lo zafferano. Questi pistilli conferiscono note speziate ingentilite dalla cremosità del cioccolato e la burrosità della nocciola. Discorso parallelo per l’inimitabile cioccolatino, che per il food style diventa Giandujottino. Una coccola in diverse varianti arricchite da sapori decisi come il Barolo chinato, gli Agrumi di Sicilia, il fondente, o ancora, più delicati come il latte o la mandorla; difficile la scelta, perché tutti i gusti sono armonizzati tra loro egregiamente. 

La tradizione dolciaria piemontese è ricca di prelibatezza e Unique Unico non si è lasciato sfuggire il simbolo degli spot pubblicitari: il Cremino. Questa dolce chicca divenne celebre a seguito della richiesta da parte della casa automobilistica FIAT ai cioccolatieri d’Italia di realizzare un cioccolatino esclusivo da utilizzare per promuovere il lancio del nuovo modello di lusso Fiat Tipo 4. Riscosse un successo incredibile allora, e ancora oggi si tratta di un prodotto attraente sul mercato del gusto. La novità lanciata da Unique Unico è un cubotto golosissimo che vede alternarsi una crema gianduia a una dolce pasta al cioccolato con nocciole e caffè.

La degustazione sensoriale voluta da Ettore Fila con il suo Unique Unico si completa con i Buonissimi; altro non sono che i dragée, proposti nei contrasti: cioccolato fondente, nocciola IGP piemontese, cioccolato al latte e in un sorprendente caramello salato, gusto rivelazione per un equilibrio fenomenale e sofisticato, nato dal connubio di due poli gustativi opposti che si ottengono creando un perfetto gusto di contrasti. 

Unique Unico permette, grazie alla visionaria mente di Ettore Fila, di scoprire e assaporare il meglio dell’arte artigianale dolciaria piemontese tra estetica ed eccellenza culinaria.

di Agnese Pasquinelli

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