Tutti al 42esimo Festival Internazionale di teatro

 

Questa settimana le strade di Venezia sono state gremite di giovani attori provenienti da ogni parte d’Europa e registi teatrali di punta della scena contemporanea. Come gli scorsi due anni, anche con questa Biennale Teatro il direttore Alex Rigola ha creato un periodo magico in cui si snocciolano giorni tra laboratori formativi, incontri con maestri, spettacoli , serate ricche di esperienze. La Biennale College, appunto.

Il 42 Festival Internazionale di teatro è dedicato al confronto con Shakespeare. E si chiamerà appunto ‘Shakespeare 5’ questa serie di performance teatrali realizzate dai registi con i partecipanti ai workshops, che verranno presentati in forma itinerante in diversi spazi della Giudecca. La Scoperta di forme creative si unisce alla scoperta della città.

Gli spettacoli scelti sono tutti, nessuno escluso, di alta qualità: in questa settimana si sono potute scoprire tutte insieme le compagnie di punta del teatro europeo, le tendenze, le novità. Ma non solo: il punto di forza è l’incontro tra i maestri e i giovani attori, la possibilità di affrontare un lavoro pratico con i registi, poterci parlare e potersi confrontare. La capacità del direttore artistico nell’aprire Venezia al mosaico di realtà diverse della scena contemporanea, fruite negli spazi più suggestivi della città.

Un’evoluzione nel modo di vivere un festival internazionale di teatro , che si intreccia profondamente alla città e ai suoi spazi e alle persone. Molti workshop sono tra l’altro finalizzati alla realizzazione di piccoli spettacoli con i giovani artisti.

I registi che collaborano quest’anno sono: Gabriela Carrizo, Jan Lauwers, Angélica Liddell, Krystian Lupa, Claudio Tolcachir, Romeo Castellucci (Leone d’oro alla carriera). E ancora, gli altri artisti presenti con laboratori e spettacoli: Ute Lemper, Guy Cassier, I Motus, la compagnia degli Artefatti,  lo stesso Alex Rigola che presenta il suo spettacolo, Fausto Paravidino, Declan Donnellan, Thomas Ostermeier, La Veronal, Florian Borchmeyer, Dirk Roofthooft, Peeping Tom,  Wajdi Mouawad.

 

(di Monica Garavello)

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