Sport e cinema: 5 film da non perdere

Sport

5 imperdibili film sullo sport

Mens sana in corpore sano dicevano i romani. In queste settimane di “clausura” non è mai sembrato così difficile mantenere mente e corpo in salute (soprattutto la prima!). A questo proposito, l’esercizio fisico può essere un buon modo per occupare il proprio tempo: lo sport non solo migliora le nostre capacità atletiche e la nostra salute, ma sprigionando le endorfine (gli ormoni della felicità) può aiutarci a uscire da questa quarantena più sani, felici e in forma. Perciò per tutti gli sportivi, in attesa di poter tornare a dedicarsi completamente alla propria passione, noi di Gilt Magazine abbiamo pensato di consigliarvi 5 imperdibili film che trattano il tema dello sport, che è anche l’argomento principale del nostro numero di aprile. Buona visione!

Save the last dance (2001)

Forse la danza non può essere considerato uno “sport” in senso stretto, ma guardando questo film ci si accorge di come anche la danza richieda tutte le capacità di cui soltanto i grandi atleti sono dotati: costanza, passione, sacrificio. Save the last dance racconta la storia di Sara, interpretata dalla magnifica Julia Stiles, una giovane ballerina che sogna di entrare alla prestigiosa Julliard School. Il suo sogno viene però bruscamente infranto dalla morte della madre, proprio durante una sua audizione. Sara decide di non ballare mai più, sentendosi colpevole della morte della madre. Dopo l’incidente la sua vita cambia radicalmente ed è costretta a trasferirsi  a casa del padre a Chicago. Grazie a nuove amicizie (e a un nuovo amore) Sara scoprirà l’hip hop, un lato completamente diverso della musica e della danza, che la riavvicinerà alla sua grande passione.

Sognando Beckham (2002)

Per certe persone lo sport non è soltanto un sogno che si avvera, ma è anche una forza potentissima capace di abbattere qualsiasi barriera. È il caso della giovane Jess, una ragazza indo-britannica che vive nella periferia di Londra e sogna di diventare una campionessa di calcio come il suo idolo, David Beckham. Grazie a Jules, una sua compagna di classe (interpretata da una Keira Knightley agli albori della sua carriera) la protagonista entra a far parte della squadra locale, dando così la possibilità al suo grande talento di emergere. La madre di Jess, giudicando il calcio un’attività indecorosa per una donna, cercherà di ostacolare il suo sogno, ma l’amore per il calcio di Jess, più forte di tutto e tutti, riuscirà a trionfare.

Million Dollar Baby (2004)

Nella lista non poteva certo mancare questo capolavoro di Clint Eastwood, vincitore di 4 premi Oscar come miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista e migliore attrice protagonista. Maggie (Hilary Swank) è una povera cameriera che vuole diventare una pugile professionista. Frankie è un vecchio allenatore irlandese che dirige una piccola palestra di periferia. Maggie, grazie alla sua ostinazione, riesce a convincere Frankie ad allenarla, e in poco tempo diventa una vera e propria star del pugilato femminile. Maggie diviene sempre più forte, famosa e ricca, ma si accorgerà che l’unica persona a tenere veramente a lei è proprio quel vecchio e burbero allenatore, colui che la chiamava Mo Cuishle (“mio tesoro, mio sangue” in gaelico), e che sarà il solo a restarle vicino anche dopo il tragico incidente sul ring, fino alla fine.

Tonya (2017)

Racconta la storia vera di una campionessa “speciale” e della sua vita turbolenta. Cresciuta in una famiglia poverissima e con una madre tiranna, si dedica fin da piccola al pattinaggio artistico sul ghiaccio. Giovanissima sposa Jeff e scappa con lui alla ricerca di una vita felice. Nonostante sia stata la seconda pattinatrice nella storia a essere riuscita a realizzare un triplo axel, Tonya Harding non riesce a sfondare poiché non rientra nei canoni della campionessa: non è aggraziata, i suoi costumi sono i fatti in casa e la sua non è certo una famiglia modello americana. Mentre il marito diventa sempre più violento, Tonya viene coinvolta in uno scandalo e processata, ma nonostante il mondo le crolli addosso, lei non si arrenderà mai.

Borg McEnroe (2017)

Quella tra Bjorn Borg e John McEnroe (interpretato da Shia LaBeouf) non è una rivalità puramente sportiva. I due grandi atleti, ritrovatisi a gareggiare 14 volte in 4 anni, si trovano agli antipodi sul campo come nella vita: lo svedese  ha un temperamento glaciale, ogni suo movimento è studiato, preciso, la calma regna sovrana nel suo mondo, dove non c’è spazio per il caos; al contrario, il giovane statunitense dal gioco nervoso e dinamico, non perde occasione per mostrare al mondo la sua indole collerica e focosa. I due atleti, che si sono incontrati nel 1980 a Wimbledon per un’ultima e indimenticabile sfida finale, sembrano essere più opposti che mai: ma sono proprio così diversi? O forse sono l’uno lo specchio dell’altro? Non sono forse due facce della stessa medaglia?

 

di Alessandra Baio

Lascia un commento

Your email address will not be published.