Nico, 1988: la seconda vita di Christa Päffgen

Sarà nelle sale italiane da giovedì 12 ottobre, Nico, 1988, ultima opera della regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli; la pellicola ha vinto il premio come Miglior Film della sezione Orizzonti dell’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Nico, 1988 parla di una rinascita, quella di Christa Päffgen, cantante e attrice tedesca, famosa per la collaborazione con i Velvet Underground e le amicizie con personaggi del calibro di Andy Warhol e Jim Morrison. Iniziando la carriera da solista, Nico (il suo nome d’arte) si spoglia della sua figura di donna bellissima e impossibile per diventare un’artista completa.

Il film segue le ultime tournée della cantante con la sua band in giro per l’Europa, da Parigi a Praga fino ad arrivare ad Anzio. Viaggiando con lei, scopriamo il suo nuovo mondo: sempre combattiva mostra, però, i segni del tempo e di un passato dorato e al tempo stesso deleterio, una gioventù fatta di sesso, droga e ron’n’roll.

Eppure non si abbatte e continua a cantare, nonostante si esibisca in piccoli locali quasi sconosciuti, ben lontani dalla realtà newyorchese in cui è nata come artista. Accanto a sé, il figlio con cui ricrea un rapporto quasi inesistente (il ragazzo è stato cresciuto dalla nonna paterna, madre di Alain Delon, che però non lo ha mai riconosciuto come proprio figlio ndr) e riscopre così il suo ruolo di madre.

Un film che descrive una donna e cantante passionale, con un’energia straordinaria, che cattura lo spettatore e lo coinvolge; questa è interpretata da una commovente Trine Dyrholm, che dona un’umanità vera a un’artista che sembrava quasi intoccabile.

di Maria Giulia Gatti

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