L’uomo che non capiva troppo

Il duo comico italiano Lillo & Greg (al secolo Pasquale Petrolo e Claudio Gregori) ha inaugurato  il Carnevale Ambrosiano al Teatro Nuovo con uno spettacolo teatrale davvero esilarante: “ L’uomo che non capiva troppo”. La commedia (che arriva a Milano Dal 21 al 26  febbraio 2012 dopo il  travolgente debutto lo scorso 13 dicembre all’Olimpico di Roma) prende spunto dall’acclamata trasmissione radiofonica “6 1 0”  (SEI UNO ZERO) che i due comici romani hanno scritto e condotto su Radio 2 dal 2004 e si concentra su due aspetti cruciali dell’esistenza: ciò che crediamo essere la nostra realtà quotidiana  e quanto sia importante la comunicazione. Un uomo medio, sposato da crca 20 anni, che crede di vivere una realtà “normale” con gli alti e bassi della vita coniugale quotidiana, scopre invece di essere al centro di una storia di spionaggio, i cui agenti segreti sono proprio la moglie e il migliore amico. Improvvisamente si ritrova ribaltato in una dimensione da spionaggio a dir poco carnevalesco, come se James Bond fosse il compagno di avventura di Dick Tracy e Roger Rabbit. E qui i codici e i segni della comunicazione diventano il tangibile riflesso di quanto sia fondamentale “farsi capire” per rendere efficace il proprio linguaggio. Storpiature, parole pronunciate senza senso come formule misteriose stordiscono il povero marito “normale” che si trova spaesato in un mondo parallelo e paradossale. Ma  in questo spy-game in cui viene a trovarsi sorprendentemente protagonista, proprio lui, considerato “stupido” , pavido e problematico si rivela essere il più intelligente e autentico nella semplice realtà di “uomo comune”, genuino nel suo essere appunto “non- mediato”, né inutilmente affascinato da codici segreti di irrilevante  significazione. Commedia davvero riuscita sia per l’intesa perfetta dell’ormai consolidato duo comico romano, ma anche per le ottime spalle femminili, Francesca Ceci e Vania Della Bidia. Cast coordinato in una resa scenica veloce e accattivante dall’ottima regia di Mauro Mandolini.

 Valentina Ferrario

 

 

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