Looper, in fuga dal passato By Rian Johnson

 

Lodato da Quentin Tarantino, Looper è un’eccezionale crime story futuribile diretta da Rian Johnson. La storia si svolge tra il passato e il futuro giocando su una distanza temporale di circa trent’anni.

Kansas 2044. Il viaggio nel tempo non è ancora stato inventato, ma trent’anni più avanti è divenuto una realtà di cui però è vietato l’utilizzo. Ovviamente il crimine non si preoccupa dei divieti e un’organizzazione guidata da un capo spietato inizia a ‘trasferire’ le proprie vittime trent’anni indietro, dove un killer (detto ‘looper’ ossia “uomo che si occupa del cerchio”) le attende per eliminarle e farne sparire il cadavere.

Joe (Joseph Gordon-Levitt) è un looper che risparmia ciò che guadagna in questo mestiere per alimentare il sogno di potersi trasferire in Francia. Ma dal futuro è iniziata una nuova campagna: tutti i looper ancora presenti sul territorio nel 2074 vanno spediti trent’anni indietro perché vengano uccisi. Un giorno Joe si vede arrivare davanti…se stesso, con trent’anni in più.

Il film è infatti incentrato sulla libertà di libero arbitrio e ci spinge a riflettere non solo sul concetto di tempo, ma anche sull’uso che possiamo farne. Ma cosa accadrebbe se potessimo trovarci dinanzi a un ‘noi stessi’ con qualche decennio in più disposto a raccontarci il nostro futuro e intenzionato ad espungere la sua parte più dolorosa?

Johnson crea volutamente una cornice quasi atemporale, un mondo da fumetto in cui l’antico (i blunderbuss che usano i looper – ovvero gli archibugi – gli spolverini, l’orologio di Joe, ecc) convive con l’invenzione più fantascientifica e ambita di sempre: la capacità di viaggiare nel tempo.

Looper è innanzitutto un fantastico entertainment, con un Joseph Gordon-Levitt dotato di un carisma che Bruce Willis alla sua età non aveva e che non si limita ad imitare l’attore che ha di fronte, ma ripropone un modello di eroe classico hollywoodiano. Willis, dal canto suo, offre una delle performance più belle e mature della sua carriera.

Uscito nelle sale il 31 gennaio, ha ottenuto il record di incassi: 66.486.205 milioni di dollari.

 

(di Martina Ingallinera)

 

 

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