Educazione siberiana – I “criminali onesti” di Salvatores

 

In una delle regioni più lontane dell’ex Unione Sovietica, la Transnistria, è ambientato il nuovo film di Gabriele Salvatores “Educazione Siberiana“, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore russo Nicolai Lilin pubblicato da Einaudi nel 2009.

Nei dintorni della città di Bender, e più precisamente nella comunità di Criminali Siberiani di Fiume Basso, Kolima e Gagarin , i due protagonisti, in un arco temporale che va dal 1985 al 1995 si trovano ad affrontare la problematica e criminale realtà che li circonda. In una società segnata dal declino sovietico fatta di contraddizioni, l’unico appiglio morale per la comunità risiede nella tradizione siberiana che in questa pellicola è sono descritta come la colonna portante per l’educazione di criminali “onesti”. Fatta di meticolosi procedimenti di purificazione sia del proprio corpo sia delle armi, di un linguaggio particolare fatto non solo di parole ma soprattutto di immagini tatuate e “sofferte” sul proprio corpo, di una radicata etica nei confronti delle vite altrui e della dignità di ogni uomo, e di una fede religiosa smisurata.

Una comunità che con la sua integrità si trova a combattere contro la lasciva burocrazia sovietica in cui la corruzione dilaga e le caste di criminali impuri dettano legge miserabilmente. È in questo contesto che Kolima e Gagarin, giovani criminali siberiani, con l’aiuto della loro giuda spirituale e morale, Nonno Kuzya ( magistralmente interpretato da John Malkovich ) , combattono affinché la giustizia e la dignità vengano ripristinate e vendicate in seguito a un torto subito da un membro della loro comunità, Xenya, una ragazza speciale molto amica dei due giovani.

Il film, costato 9 milioni di euro, è una vera epopea che ricorda i film di Sergio Leone. La pellicola, già venduta in molti Paesi europei, manifesta già manie di “grandezza”: sono già state infatti avviate trattative Con Usa e Canada. “Stiamo cercando di pensare ad un cinema di dimensione europea – ha affermato il regista – Leone è uno dei miei registi preferiti, ma non direi che mi sono ispirato a lui: sicuramente però mi piacciono i film che raccontano grandi storie” ha detto il regista.

Nelle sale dal 28 febbraio 2013.

 

(di Giulia Rozza)

 

 

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