Enzo Ferrari: l’uomo oltre il mito

Un film che mostra più le relazioni del “Drake” rispetto alle sue automobili. La scelta, azzardata ma forse vincente, di concentrarsi sull’uomo, piuttosto che sul mito

di Maria Giulia Gatti

Da pilota automobilistico a imprenditore

Finita la Prima Guerra Mondiale Enzo Ferrari, squattrinato e abbandonato, subisce l’ennesimo colpo dalla sorte: il rifiuto da parte della FIAT di assumerlo. Ma proprio quando tutto sembra volgere al peggio, ecco l’incontro che lo risolleva, quello con la sua futura moglie Laura.

A Torino, il giovane modenese lavora in diverse aziende metalmeccaniche in officina e come collaudatore, quindi guidatore; ma è a Milano che diventerà un vero e proprio pilota, a partire dalla CMN per poi arrivare all’Alfa Romeo, dove fonda una squadra corse: la Ferrari.

Quando Enzo Ferrari decide di ritirarsi dall’Alfa Romeo, crea l’Auto Avio Costruzioni (AAC) a Modena, ma in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale la sede viene trasferita a Maranello. È qui che dopo il conflitto Ferrari fonda la scuderia con il suo nome, sezione sportiva della casa automobilistica che aveva creato nel 1930 (ma che costituisce in ragione sociale dal 1947).

1957: l’annus horribilis al centro del nuovo biopic

Presentato in concorso all’80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film su Enzo Ferrari è distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 14 dicembre. Il titolo della pellicola diretta da Michael Mann è “Ferrari”, ed è basata sulla biografia del 1991 “Enzo Ferrari: The Man and the Machine” scritta da Brock Yates.

Le vicende partono dall’estate del 1957, un vero anno di crisi per il cosiddetto “Drake”; la casa automobilistica rischia la bancarotta, il matrimonio con Laura sta crollando dopo la prematura scomparsa del figlio Dino l’anno prima (il ragazzo era affetto da distrofia di Duchenne), e la scoperta di un figlio illegittimo di Enzo, Piero, nato nel 1945 da una relazione extraconiugale con Lina Lardi. Ferrari decide di sollevare la testa e rischiare con la partecipazione della sua scuderia alla celebre corsa Mille Miglia con quattro vetture Sport.

Nel ruolo di Enzo Ferrari troviamo Adam Driver, mentre Penélope Cruz veste i panni della moglie Laura; nel cast anche Shailene Woodley (Lina Lardi) e Patrick Dempsey nel ruolo di Piero Taruffi, uno dei quattro piloti della Mille Miglia.

Un film che mostra più le relazioni del “Drake” rispetto alle sue automobili. La scelta, azzardata ma forse vincente, di concentrarsi sull’uomo, piuttosto che sul mito.

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